A luci spente

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A luci spente

A luci spente

A luci spente

titolo originale:

A luci spente

titolo internazionale:

Lights out

fotografia:

montaggio:

scenografia:

produzione:

Cinemart, con il contributo del Ministero della Cultura

distribuzione:

paese:

Italia

anno:

2004

formato:

35mm - colore

premi e festival:

Italia 1943. E’ la storia delle riprese di “Redenzione” film prodotto con il sostegno del Vaticano da Ettore Benedetti, che offre la parte della protagonista, una nobildonna che si spoglia dei suoi averi per soccorrere infermi e bisognosi, alla famosa attrice Elena Monti.
Pur non convinta di essere nella parte la Monti accetta quando apprende che a dirigere sarà il bravissimo Giovanni Forti, regista antifascista che con questo lavoro evita di andare a Venezia, dove si è trasferito tutto il cinema italiano al seguito della Repubblica di Salò.
Nel film naturalmente si intrecciano e si narrano le vicende dei componenti del cast e della troupe, di chi è legato al fascismo e soprattutto di chi non lo è.
E’ la storia di Primo Ratelli protagonista maschile della pellicola, fascista della prima ora, che, per motivi politici, mal vede i giovani che vengono assunti come comparse per sfuggire alle retate naziste e che con le loro facce “vere” attraggono l’attenzione del regista, danneggiandolo professionalmente.
E’ la storia di Gabriella, graziosa assistente costumista e del suo amore per Silvio (Damiano Andriano) il fotografo di scena, giovane ma di grande talento: nella forza realistica delle sue foto si avvertono i primi segni di un modo nuovo e diverso di fare cinema.
E’ la storia di Andrea Gautieri, coraggioso partigiano, che riuscirà a farsi assumere per un piccolo ruolo, sfuggendo così ai tedeschi, a far innamorare la diva del film e a mettere in salvo un importante politico perseguitato dal regime, nascosto nel convento dove si svolgono le riprese.