Tre regole infallibili (opera prima)

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Tre regole infallibili

Tre regole infallibili

Tre regole infallibili

titolo originale:

Tre regole infallibili

titolo internazionale:

Three infallible rules

sceneggiatura:

fotografia:

produttore:

paese:

Italia

anno:

2024

durata:

101'

formato:

colore

status:

Pronto (28/06/2024)

premi e festival:

Bruno, quattordici anni, è nel panico: ha scoperto che il suo amore è corrisposto da Flavia, ma lui non ha nessuna idea di come si inizi una storia. Ha bisogno che qualcuno glielo insegni. La persona più indicata è l’odiato Luca, l’unico che sia riuscito a far innamorare quel sasso di sua madre Claudia. Bruno sarà costretto a mettere da parte ogni contrasto e seguire i consigli del suo peggior nemico. Ma Bruno non sa che Luca e sua madre vivono una relazione fragilissima, per niente esemplare.

NOTE DI REGIA:
Tre regole infallibili racconta quella fase dell’adolescenza in cui si sente nascere il bisogno di una forma d’amore alternativa a quella per la propria madre. E’ questa l’età in cui si realizza che l’amore genitoriale non è più sufficiente da solo a riempirci la vita.
Ma come si fa ad avere una storia d’amore se nessuno ci ha mai spiegato niente? Ecco l’eroico salto nel buio che siamo tutti costretti a compiere a un certo punto della nostra fanciullezza.
Teoricamente, qualcuno che potrebbe rischiarare le tenebre in cui è avvolto un simile passo epocale ci sarebbe: gli adulti. Dovrebbero essere loro le figure magistrali, il riferiemento saldo cui affidarsi. Se non fosse che molto spesso gli adulti si ritrovano, al pari o addirittura peggio dei ragazzini, ad essere inesperti e a vivere imprese sentimentali improbabili e fallimentari, perdendo così ogni presunta capacità di incarnare l’esempio da seguire.
Tre regole infallibili racconta due generazioni, quella dei genitori e dei figli, che oltre a provare a far stare in piedi un nuovo concetto di famiglia, cercano di capirci qualcosa dei sentimenti e delle relazioni che vivono.
Per fortuna a dare pace c’è la natura. Benché semplice e povera, essa rappresenta la bellezza salvifica rispetto all’ordinarietà della vita, il luogo in cui si può “fare finta di non essere poveri”, perché… “è tutta nostra”.