A.M.C. Associazione Italiana Montaggio Cinematografico e Televisivo

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Nel corso degli anni settanta si è costituita a Roma, allora come oggi luogo di maggiore presenza produttiva del settore, l’Associazione dei Montatori Cinematografici e Audiovisivi, con l’esplicito intento di riunire tutte le persone che esercitavano in Italia tale professione. L’occasione, invocata come opportunità di incontro, coordinamento e rappresentanza offerta alla categoria, si è presto espressa in un progetto che individuava come interesse comune, anche in termini di dignità qualificante, la ‘salvaguardia professionale’. Ne hanno assunto la Presidenza, negli anni, le figure più rappresentative e meritorie svolgendo, insieme agli organi statutari, un convinto lavoro di perseguimento delle linee progettuali, sia in merito agli orientamenti volti alla salvaguardia dei principi qualitativi che agli aspetti concernenti la difesa occupazionale, tanto nello stabilire il carattere deontologico della professione quanto nel curare la gestione dei rapporti con la parte datoriale, entrando quindi, con i dovuti confronti e in un rapporto di collaborazione con il Sindacato di settore, nella definizione delle modalità e dei criteri applicativi del Contratto Nazionale Lavoratori Troupe.
Alla AMC si è presto affiancata l’Associazione degli Assistenti al Montaggio Cinematografico e Audiovisivo, la AAMC, che ha preso su di sé il compito di declinare e gestire le problematiche specifiche dell’importante ruolo dell’Assistente, visto come collaboratore imprescindibile ma anche come figura di fatto tendente ad una definizione integrata e autonoma.
In seguito a momenti alterni, di presenza molto significativa ma anche di altri di minore incisività, le due Associazioni, in tempi relativamente recenti, hanno ritenuto opportuno di dover dar luogo ad un’unica Associazione che riunisse le diverse professionalità del settore da vedere come un’immagine d’insieme riassunta sotto la più ampia definizione di Montaggio.
La sigla A.M.C., Associazione del Montaggio Cinematografico e Audiovisivo, sta quindi a significare questo principio di appartenenza ad un unico momento produttivo nel quale sono certo molti gli aspetti dell’assonanza e della complementarietà, rimandando al rispetto reciproco la corretta gestione degli aspetti concernenti le necessarie distinzioni.
L’evoluzione delle modalità realizzative, delle forme applicative, nonché delle stesse prospettive creative determinate dall’evolversi tanto della base tecnologica che delle sue ricadute elaborative, fanno pensare che una tale Associazione, concepita sulla base della collaborazione e dell’interazione, è destinata a vedere rafforzarsi ed estendersi nel tempo le ragioni di una così ben promettente sintonia.
Da ultimo ma non meno importante, a dare a questa impostazione un’ulteriore ragione di forza e di progettualità, va citato il naturale subentro nel mondo professionale di un numero sempre maggiore di nuove e giovani figure che, insieme a quelle di maggiore esperienza, sembrano rappresentare il necessario e promettente principio di evoluzione e di rinnovamento. Purché non debba venir meno il vincolante e mai rinunciabile riferimento alla qualità.

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