Una vita al rovescio

vedi anche

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Una vita al rovescio (Le monde à l'envers)

Una vita al rovescio (Le monde à l'envers)

Una vita al rovescio (Le monde à l'envers)

titolo originale:

Le monde à l'envers

titolo internazionale:

The world turned upside down

regia di:

fotografia:

scenografia:

produzione:

Fandango, Colorado Film, Peacock Film, Gaïa Films (Paris)

paese:

Svizzera/Italia

anno:

1998

durata:

100'

formato:

35mm - colore

premi e festival:

  • Festival di Locarno 1998, in concorso

Il film comincia in un villaggio della Bretagna, all'incirca nel 1745, quando Anna - una bambina di otto anni - assiste all'esecuzione di un gallo che si dice abbia deposto un uovo. Sedici anni dopo, il pastore Yann Kérébel chiede la mano di Anna. La ragazza ha una reazione istintiva: rifiuta la proposta e fugge. Il padre la insegue brandendo un bastone. Ma è Yann a ritrovarla fra i giunchi, sulla riva di uno stagno. L'uomo la rassicura, ma il giorno del matrimonio non si fa vivo: è caduto in fondo ad un pozzo, in preda ai fumi dell'alcool. Anna, offesa e smarrita, fugge dal paese, indossando gli abiti del fidanzato. Giunta in riva al mare, si imbatte in Jean-Pierre che la fa imbarcare su un veliero come mozzo. Da qui inizia la sua graduale trasformazione in uomo. Anna fa amicizia con Nasser, un giovane arabo con il quale ha un rapporto ambiguo. Doc, il medico di bordo, scopre la sua vera identità e ne informa il capitano. Quest'ultimo ha affidato il comando della nave a Jean-Pierre per dedicarsi completamente alla stesura di resoconti di viaggio immaginari. Il capitano si fa condurre Anna, la rinchiude e per vie traverse le chiede di diventare la donna dei suoi sogni. Ma Anna dà fuoco al suo manoscritto, minaccia di bruciarlo completamente e fugge sulla terraferma insieme a Nasser. Anna e Nasser sbarcano a Marsiglia e trovano rifugio in uno dei bordelli del porto, dove però vengono scoperti da Jean-Pierre. Durante una rissa Anna accoltella un marinaio e fugge con Magali, una prostituta, mentre Nasser rimane ucciso. Iniziano le ricerche di Anna che, indossati dei nuovi abiti maschili, celebra un finto matrimonio con Magali. L'ambiguità e lo smarrimento di Anna aumentano. Quando infine riesce a confidarsi con Magali, i vicini la vedono nuda mentre dorme e, scoperto che si tratta di una donna, la denunciano. Anna Bruneau viene condannata a morte per sovversione, omicidio e omosessualità. Yann Kérébel apprende che Anna si è imbarcata su una nave. Dalla Bretagna parte a piedi alla volta di Marsiglia per ritrovare la sua promessa sposa. Davanti alla prigione stordisce il confessore di Anna e, travestito da monaco, si introduce nella sua cella. Anna si è tagliata le vene dei polsi ma è ancora viva quando Yann la trova. La prende tra le braccia e fugge dalla città insieme a lei.