Processo a Mata Hari (opera prima)

titolo originale:

Processo a Mata Hari

sceneggiatura:

Gianna Volpi

fotografia:

produzione:

paese:

Italia/Lussemburgo

anno:

2016

durata:

90'

formato:

colore

premi e festival:

Nella cella numero 12 del carcere femminile di Saint Lazare a Parigi nel 1917, Margaretha Zelle McLeod (Mata Hari), abbandonata da parenti e ammiratori, scrive lettere su lettere a personalità di sua conoscenza che potrebbero intervenire per scagionarla dall' accusa di essere l'agente H21, responsabile di aver causato, con le informazioni ottenute dai suoi amanti e rivendute ai tedeschi, la morte di migliaia di ufficiali francesi. La giovane prostituta (Justine), trasferita nella stessa cella per sorvegliare Mata Hari (per il timore di un suicidio prima che possa essere condannata dalla Corte Marziale), è affascinata dalla fama della donna e l'avverte che le sue lettere non saranno mai consegnate ai destinatari. Tra le due donne si instaura un rapporto confidenziale che confronta destini paralleli su piani diversi.
Margaretha, convinta di essere al centro di un disegno che la vuole capro espiatorio di altri tradimenti, si dispera, durante l'unico colloquio che le viene concesso, con il suo avvocato difensore Edouard Clunet, esperto di diritto internazionale e suo antico amante, che le propone una serie di soluzioni per farla uscire dal carcere. Lo stesso inquirente Bugiardon alla fine dell'istruttoria, presenta i suoi dubbi all'imperterrito pubblico ministero, tenente André Mornet facendogli presente che non esiste neppure una consolidata giurisprudenza sul reato di spionaggio.