L'educazione di Giulio (opera seconda)

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L'educazione di Giulio

titolo originale:

L'educazione di Giulio

sceneggiatura:

fotografia:

produzione:

paese:

Italia

anno:

2000

durata:

90'

formato:

colore

uscito il:

04/05/2001

premi e festival:

Torino, un pomeriggio dell'inverno 1931.
Giulio, un ragazzo di diciotto anni, ricopia su un registro, con severa attenzione, cartelle cliniche delle ricoverate del Regio Manicomio Femminile di Città. Siamo nella grande biblioteca del nosocomio. Questo lavoro pomeridiano è il compito che il padre Ettore, Economo Capo di tutti i manicomi provinciali, gli ha affidato.
Il sogno di Ettore, che vive con la moglie e figli in un appartamento nel manicomio, è, infatti, quella di vedere Giulio crescere nella sua stessa professione amministrativa. Il ragazzo, però, comincia ad avvertire i turbamenti dell'età, sottolineati dall'amicizia con un estroverso compagno di scuola.
Un giorno giunge una giovane ricoverata, una ragazza sui vent’anni: Margherita. Questa è molto differente dalle donne che sono lo spettacolo che Giulio ha quotidianamente sotto gli occhi. Quando dalla finestra della sua stanza osserva il viale alberato dove passeggiano le ammalate scorge solo vecchie contadine, prostitute luetiche, donne avvilite dall’età e dalla follia.
Giulio insomma è in quella condizione dell'età dove si avverte l'esigenza di uscire allo scoperto, di affermare la propria individualità, ma non sa come fare.
Un’avventura amorosa, la presa di consapevolezza, gli daranno l’opportunità di uscire dalla propria condizione verso una più completa e matura felicità.
Il film è liberamente ispirato all’adolescenza torinese di Giulio Carlo Argan.