Balletto di guerra (opera prima)

titolo originale:

Balletto di guerra

regia di:

sceneggiatura:

fotografia:

montaggio:

scenografia:

produzione:

Sorpasso Film, con il contributo del Ministero della Cultura

paese:

Italia

anno:

2005

formato:

colore

In un paese dell’Est ancora pervaso da gli echi della guerra, Gilda, una giovanissima ballerina, ha vinto la borsa di studio per l’Occidente. E’ felice.
Il futuro si presenta pieno di possibilità. La mattina si alza per andare alla prove in teatro. Ma è in ritardo. Decide di tagliare lungo una scorciatoia che attraversa una fabbrica abbandonata. E qui l’aspetta il Destino.
Proprio in quella fabbrica, alcuni TIR stanno facendo il loro carico di profughi intenti a fuggire in Occidente. Gilda capita nel mezzo e viene sbattuta su un camion, nel gruppo di ragazze che invece hanno pagato in cambio del viaggio e di un lavoro. Per lei, e per loro, inizia una Odissea punteggiata di violenza e prostituzione. Per essere venduta all’asta come schiava del sesso.
In parallelo il percorso di Vito.
Lui ha scelto di infilarsi nell’affare del momento: trasportare profughi verso l’occidente.
Rappresentante di una giovinezza finita subito, con una ingenua baldanza iniziale, confonde sesso, soldi e baldorie. Tanto che, lungo l’arco della vicenda, sembra trasformarsi in strumento buono che cerca di salvare Gilda. E’ gentile, la aiuta, a volte prende le sue difese.
Ma l’impatto con la realtà circostante chiarisce le idee. Non c’è tempo per le simpatie né tantomeno per i sentimenti.
Così, alla fine, dopo averla salvata, proprio lui, appena arrivati in Occidente, la rivende ai mercati del sesso.