titolo originale:
Funeralopolis. A suburban portrait
regia di:
sceneggiatura:
montaggio:
musica:
produttore:
produzione:
K48, Filmnoize
paese:
Italia
anno:
2017
durata:
94'
formato:
colore
uscito il:
20/09/2018
premi e festival:
Tra Bresso, Sesto San Giovanni e Milano, ci
immergiamo nelle vite di Vash e Felce, che
insieme fanno musica, si fanno di eroina e
condividono tutto. La loro realtà è a volte
brutale, spesso comica, tragica e romantica. La
loro eterna ribellione non ha una causa, né uno
scopo, né una fine.
Vash e Felce sono cresciuti a Bresso, tra il
campetto da calcio, i murales, le risse e i litigi,
le case popolari e gli appartamenti occupati.
Si sono incontrati grazie al rap, ai graffiti e la
comune passione per l’esoterismo e le droghe
e sono diventati amici nonostante due percorsi
di vita molto diversi (Felce, già trentenne, è
laureato in architettura, Vash, più giovane, si è
fermato alla terza media).
Registrano canzoni, fanno concerti, passano il
tempo, tra lavoretti saltuari e spaccio.
Entrambi sono prodotti di Bresso, con il sogno
di fuggire dalla città, musicisti di provincia dalla
cultura disordinata e amicizie variegate.
Funeralopolis non parla di eroina. Non è
un’indagine sugli effetti della dipendenza.
Non vuole spiegare, né giustificare, né esaltare
lo stile di vita dei suoi protagonisti. È,
fondamentalmente, un film su due amici. Due
ragazzi in cerca del senso della vita, in attesa
della morte. Persi in un eterno girovagare in una
città che sembra un deserto, parlando di sesso e
religione, esagerando con la droga, cantando il
degrado e la violenza e danzando tra le tombe
di un cimitero.