titolo originale:
Chaco
regia di:
fotografia:
montaggio:
produttore:
Daniele Incalcaterra, Riccardo Annoni, Alexandre Iordachescu
produzione:
Start, Rai Cinema, Elefant Films
paese:
Italia / Argentina / Svizzera
anno:
2017
durata:
106'
formato:
colore
uscito il:
21/03/2019
premi e festival:
Se si considera l’utopia come l’esercizio d’immaginazione che ci permette di individuare i problemi, denunciare le ingiustizie, cercare di correggerle e, perfino, di spingere la società verso ideali apparentemente irraggiungibili, capiamo allora quanto essa sia necessaria. L’utopia è la capacità di immaginare nel presente un luogo che non c’è, ma del quale non si può fare a meno. Per millenni gli indiani Guaranì hanno cercato nuove terre, rincorrendo il mito della “terra senza male”, il luogo del riposo e della felicità, della pace e della tranquillità. Una ricerca che procede verso una relazione in cui l’uomo non è il centro della natura, ma più modestamente e correttamente, una sua parte, in relazione paritaria con le altre.
Arcadia è il nome di un luogo che esiste; i suoi 5.000 ettari di foresta vergine, la metà della superficie di Parigi, son ben reali. Si trova nel cuore del Gran Chaco, una foresta dalla vegetazione intricata, riarsa dal sole, che si estende tra il Paraguay, l’Argentina e la Bolivia, in Sud America seconda per estensione solo all’Amazonia. Una foresta fitta e impenetrabile, in cui ciascun vegetale è irto di spine che bucano vestiti e scarpe, popolata di animali selvaggi e insetti di ogni genere. Appena un secolo fa queste terre erano incontaminate, abitate solo da indiani. Con l’arrivo dei primi coloni, sono iniziate violente persecuzioni contro gli indigeni che sono stati rapidamente costretti a vita sedentaria mentre il loro territorio è stato lottizzato e svenduto.
Arcadia è una proprietà dei fratelli Incalcaterra, la sua storia è anche una storia familiare.