titolo originale:
Cose naturali
regia di:
sceneggiatura:
fotografia:
scenografia:
costumi:
musica:
Lorenzo Esposito Fornasari, Walter Cavatoi
produttore:
produzione:
Articolture, Avant-garde Cinematografica
paese:
Italia
anno:
2010
durata:
28'
formato:
colore
status:
Pronto (31/12/2010)
premi e festival:
Un uomo alla soglia degli ottant’anni (Roberto Herlitzka), rimasto vedovo, coltiva lo
studio e una piccola ossessione per il poeta Lucrezio. Vive in collina con il figlio, di
recente abbandonato dalla moglie, e il nipote.
Oltre che lo studio, nonostante l’avanzare del tempo, continua ad assecondare il
suo corpo e i piaceri legati ad esso. Prende così a frequentare in un quartiere popolare
una prostituta d’appartamento (Angela Baraldi), della quale alla fine si innamora
intrattenendo a suo modo una relazione.
Un giorno si vede però ritirare la patente di guida, così forza il nipote (Ivan
Zerbinati), inizialmente all’oscuro di tutto, ad accompagnarlo agli appuntamenti,
finendo per renderlo complice dell’insolito connubio e delle assunzioni di medicinali
eccitanti (gli odierni filtri d’amore lucreziani?) con cui si arrischia. Una sorta di epicurea
resa dei conti che attua volutamente nei confronti della vita e della morte, tanto da
affacciarvisi sul letto d’ospedale, sotto lo sguardo riprovevole di un cardiochirurgo sui
generis (Tatti Sanguineti).
Attraverso la voce dei suoi pensieri il vecchio uomo intraprende un viaggio
dentro se stesso, nella zona più recondita e profonda dell’animo, in quella che si
rivelerà essere la sintesi delle sue riflessioni e dei suoi liberi precetti: l’osservazione
lucida e consapevole dello spietato consumarsi dei corpi e di tutte le cose, ma al
contempo la ricerca del piacere e la spiegazione del suo attrarre irrimediabilmente
l’essere umano, e appunto il suo corpo. Secondo la natura delle cose.