Il tema del film è la fragilità della memoria individuale e collettiva. A partire dalle lotte operaie alla Fiat del decennio 1969-1979, chiuse con la Marcia dei Quarantamila dell’ottobre 1980 e rievocate in una serie di estratti da film di Antonello Branca e di Pietro Perotti, il documentario si pone come riflessione sulla memoria storica e sui film che ce la restituiscono, nonché sulla loro natura di oggetti vulnerabili, in quanto per l’appunto oggetti del passato. Grazie ai contributi del teorico del restauro Paolo Cherchi Usai e dell’archeologo Massimo Vidale il discorso viene ulteriormente allargato al campo della teoria del restauro, illustrando le varie tecniche fotochimiche e digitali con cui si rigenera una pellicola degradata (come accade quotidianamente nei laboratori dell’Eurolab Italia), inseguendo il duplice mito dell’immortalità e dell’eterna giovinezza del cinema.