vedi anche
titolo originale:
Lo chiamavano Jeeg Robot
titolo internazionale:
They call me Jeeg
regia di:
cast:
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
musica:
produzione:
Goon Films, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura
distribuzione:
Lucky Red [Italia], Sun Distribution Group [Argentina], Pandastorm [Austria], Sun Distribution Group [Brasile], Uncork’d Entertainment [Canada], Sun Distribution Group [Cile], Jetsen Huashi [Cina], Nour Films [Francia], Pandastorm [Germania], Zazie Films [Giappone], Weird Wave [Grecia], Sun Distribution Group [Messico], Il Sorpasso [Portogallo], HBO Europe [Repubblica Ceca], Selectavision [Spagna], Uncork’d Entertainment [Stati Uniti], MovieCloud [Taiwan], Sinema [Turchia], Sun Distribution Group [Uruguay], Sun Distribution Group [Venezuela]
vendite estere:
paese:
Italia
anno:
2015
durata:
112'
formato:
colore
uscito il:
25/02/2016
premi e festival:
Enzo Ceccotti, un pregiudicato di borgata, entra in contatto con una sostanza radioattiva. A causa di un incidente precipita dal nono piano e si rialza con qualche graffio, scopre cosi di essere diventato invulnerabile. Ombroso, introverso e chiuso in se stesso, Enzo accoglie il dono dei nuovi poteri come una benedizione per la sua carriera di delinquente. Tutto cambia quando incontra Alessia, convinta che lui sia l’eroe del famoso cartone animato giapponese Jeeg Robot d’acciaio.
NOTE DI REGIA:
Perché proprio un “Supereroe italiano”?
Perché se è vero che, guardandoci indietro, non scorgiamo uno storico fumettistico in cui personaggi mascherati si sfidano a suon di super poteri per decidere il destino del mondo, è altrettanto vero che, a queste storie, non siamo insensibili.
Da amante dei generi penso che quello supereroistico rappresenti la sfida più complessa e pericolosa. Fare un buon film per me, significa raccontare con originalità. E quando ti avventuri in un genere che non ti è proprio, il rischio di scadere in un'imitazione è dietro l'angolo. È per questo che non abbiamo voluto raccontare le avventure di un superuomo in calzamaglia. Non avremmo avuto il tempo necessario per aiutare lo spettatore a sospendere l’incredulità. Dovevamo perciò convincerlo a credere dall’inizio. Come? Con le verità che ci appartengono, tangibili in personaggi ricchi di fragilità, che spero riescano a trascinare per mano lo spettatore in un film che, lentamente, si snoda in una favola urbana fatta di superpoteri.