Profondo (opera prima)

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Profondo

Profondo

titolo originale:

Profondo

titolo internazionale:

Deep

sceneggiatura:

scenografia:

Tiziana Stefanelli

produttore:

Adalia Pessia

paese:

Italia

anno:

2019

durata:

85'

formato:

colore

aspect ratio:

2.39:1

premi e festival:

  • IFFF Cinefantasy – Festival Internacional de Cinema Fantastico 2019
  • International Tour Film Festival 2019
  • The Black Bear Film Festival 2019

Leonardo è un fotoreporter cinquantenne. Un uomo molto riservato, schivo verso il prossimo e ormai disilluso nei confronti della vita a causa di una serie di duri fallimenti che lo hanno profondamente segnato in modo irreversibile. Spinto da motivazioni molto intime, Leonardo è alla ricerca di una personale redenzione. L’uomo vuole portare a termine un ultimo e importantissimo servizio, il più importante della sua carriera e della sua esistenza. Recatosi in un piccolo paesino balneare popolato quasi esclusivamente da pescatori, Leonardo si mette alla ricerca del Diavolo Rosso, un leggendario animale marino che anima il folclore locale da tantissimi anni. L’animale, reale o no, diventa per l’uomo un’autentica ossessione nonché l’ultima possibilità di riscatto nei confronti di una vita che non è mai stata vissuta fino in fondo.

NOTE DI REGIA:
Profondo nasce dalla volontà, così come dall’esigenza, di creare qualche cosa di diverso all’interno del panorama cinematografico italiano. L’intento primario è, perciò, quello di riportare alta la tradizione del cinema di genere attraverso un film indubbiamente commerciale, dal forte respiro internazionale ma non indifferente alle logiche del cinema d’autore.
Uno dei temi protagonisti in Profondo è la suggestione, unita all’ossessione di un uomo nei confronti di un’antica leggenda, che sceglie il Mare come proprio sipario e che nel film diventa – al tempo stesso – sia un luogo “fisico” che un luogo “mentale”. Le acque marine diventano il centro della narrazione, fulcro dell’ossessione del protagonista, ma anche nido di antichissime leggende popolari capaci di spaventare e influenzare le rotte dei pescatori. Il Mare inteso parallelamente come luogo di riscatto e rinascita ma anche come uno spazio inquietante in cui risiede l’ignoto insieme a tutte quelle paure ancestrali ed ataviche che gravano sull’uomo sin dall’alba dei tempi.
Profondo è un film di genere ma anche un dramma psicologico, che unisce il folclore ad elementi tipici del beast movie per parlare, in realtà, di paure, ossessioni e nevrosi che risiedono nella mente umana e che non aspettano altro che venire a galla.