titolo originale:
Notturno
regia di:
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
produttore:
produzione:
21uno Film, Stemal Entertainment, Les Films d'Ici, Rai Cinema, Luce Cinecittà, No Nation Films, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Eurimages
distribuzione:
01 Distribution [Italia], Demiurg [Albania], Mubi [Argentina], Madman Entertainment [Australia], Filmladen [Austria], Cineart [Belgio], Mubi [Bolivia], Demiurg [Bosnia-Erzegovina], Mubi [Brasile], Neon [Canada], Mubi [Cile], Mubi [Colombia], Mubi [Costa Rica], Demiurg [Croazia], Mubi [Dominican Republic], Mubi [Ecuador], Mubi [El Salvador], Météore Films [Francia], Bitters End [Giappone], Mubi [Guatemala], Mubi [Honduras], Mubi [India], Mubi [Irlanda], Demiurg [Macedonia del Nord], Mubi [Messico], Demiurg [Montenegro], Mubi [Nicaragua], Madman Entertainment [Nuova Zelanda], Cineart [Olanda], Mubi [Panama], Mubi [Paraguay], Mubi [Perù], New Horizons [Polonia], Mubi [Porto Rico], Leopardo Filmes [Portogallo], Mubi [Regno Unito], Demiurg [Serbia], Demiurg [Slovenia], Neon [Stati Uniti], Xenix Filmdistribution [Svizzera], Joint Entertainment [Taiwan], Mubi [Turchia], Mubi [Venezuela]
vendite estere:
paese:
Italia/Francia/Germania
anno:
2020
durata:
100'
formato:
colore
uscito il:
09/09/2020
premi e festival:
Girato nel corso di tre anni in Medio Oriente sui confini fra Iraq, Kurdistan, Siria e Libano, Notturno racconta la quotidianità che sta dietro la tragedia continua di guerre civili, dittature feroci, invasioni e ingerenze straniere, sino all’apocalisse omicida dell’ISIS. Storie diverse, alle quali la narrazione conferisce un’unità che va al di là delle divisioni geografiche. Tutt’intorno, e dentro le coscienze, segni di violenza e distruzione: ma in primo piano è l’umanità che si ridesta ogni giorno da un Notturno che pare infinito. Notturno è un film di luce dai materiali oscuri della storia.
NOTE DI REGIA:
Durante tre anni di viaggio in Medio Oriente, - racconta Rosi - ho incontrato le persone che vivono nelle zone di guerra. Ho voluto raccontare le storie, i personaggi, oltre il conflitto. Sono rimasto lontano dalla linea del fronte, ma sono andato laddove le persone tentano di ricucire le loro esistenze. Nei luoghi in cui ho filmato giunge l’eco della guerra, se ne sente la presenza opprimente, quel peso tanto gravoso da impedire di proiettarsi nel futuro. Ho cercato di raccontare la quotidianità di chi vive lungo il confine che separa la vita dall’inferno.