Alcarràs (opera seconda)

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Alcarràs

Alcarràs

titolo originale:

Alcarràs

regia di:

cast:

Jordi Pujol Dolcet, Anna Otin, Xènia Roset, Albert Bosch, Ainet Jounou, Josep Abad, Montse Oró, Carles Cabós, Berta Pipó

sceneggiatura:

Carla Simon, Arnau Vilaró

fotografia:

Daniela Cajías

montaggio:

Ana Pfaff

scenografia:

Mónica Bernuy

costumi:

Anna Aguilà

musica:

Ernest Pipó

produzione:

Avalon, Kino Produzioni, Vilaut, con il contributo del Ministero della Cultura, TVE, Movistar+, TV3, con il sostegno di Eurimages, ICAA, ICEC, Media, Diputació de Lleida

distribuzione:

I Wonder Pictures [Italia], Demiurg [Albania], Moving Turtle [Algeria], Moving Turtle [Arabia Saudita], Mubi [Argentina], Zeta Films [Argentina], Exponenta Film [Armenia], Palace Films [Australia], Panda [Austria], Exponenta Film [Azerbaijan], Moving Turtle [Bahrain], September Film [Belgio], Exponenta Film [Bielorussia], Mubi [Bolivia], Demiurg [Bosnia-Erzegovina], Mubi [Brasile], Mubi [Cambogia], Mubi [Cile], Mubi [Colombia], Mubi [Costa Rica], Demiurg [Croazia], Camera Film [Danimarca], Mubi [Dominican Republic], Mubi [Ecuador], Moving Turtle [Egitto], Mubi [El Salvador], Moving Turtle [Emirati Arabi Uniti], Mubi [Filippine], Mubi [Filippine], Pyramide Distribution [Francia], Exponenta Film [Georgia], Piffl Medien [Germania], Longride [Giappone], Moving Turtle [Giordania], Cinobo [Grecia], Mubi [Guatemala], Mubi [Honduras], Mubi [India], Mubi [Indonesia], Moving Turtle [Iran], Moving Turtle [Iraq], Mubi [Irlanda], Bio Paradis [Islanda], Exponenta Film [Kazakhstan], Moving Turtle [Kuwait], Exponenta Film [Kyrgyzstan], Moving Turtle [Libano], Demiurg [Macedonia del Nord], Moving Turtle [Marocco], Mubi [Messico], Demiurg [Montenegro], Mubi [Nicaragua], Arthaus [Norvegia], Palace Films [Nuova Zelanda], September Film [Olanda], Moving Turtle [Oman], Mubi [Pakistan], Moving Turtle [Palestina], Mubi [Panama], Mubi [Paraguay], Mubi [Perù], Mubi [Perù], Mubi [Porto Rico], Alambique [Portogallo], Moving Turtle [Qatar], Mubi [Regno Unito], Film Europe [Repubblica Ceca], Bad Unicorn [Romania], Exponenta Film [Russia], Demiurg [Serbia], Moving Turtle [Siria], Film Europe [Slovacchia], Demiurg [Slovenia], Moving Turtle [South Sudan], Avalon [Spagna], Mubi [Stati Uniti], Cineworx [Svizzera], Mubi [Tailandia], Swallow Wings Films [Taiwan], Exponenta Film [Tajikistan], Moving Turtle [Tunisia], Mubi [Turchia], Exponenta Film [Turkmenistan], Exponenta Film [Ucraina], Vertigo Media [Ungheria], Exponenta Film [Uzbekistan], Mubi [Vietnam], Moving Turtle [Yemen]

vendite estere:

paese:

Spagna/Italia

anno:

2022

durata:

100'

formato:

colore

uscito il:

26/05/2022

premi e festival:

È da sempre che la famiglia Solé dedica le sue estati alla raccolta delle pesche nel suo frutteto ad Alcarràs, un piccolo paese in Catalogna. Il raccolto di quest’anno potrebbe però essere l’ultimo a causa dell’imminente minaccia di sfratto. È previsto infatti che i peschi vengano abbattuti e il terreno riconvertito ad impianto solare, un progetto che provoca un profondo strappo all’interno di questa famiglia allargata ed unita. Posti di fronte ad un futuro incerto, i Solé rischiano di perdere la loro casa e tutto ciò che rappresenta.

NOTE DI REGIA:
ALCARRÀS è un film che racconta la storia della mia mamma adottiva, della sua famiglia e del luogo in cui è cresciuta: Alcarràs.
Alcarràs è un piccolo villaggio nella Catalogna più profonda, nota come il Far West catalano a causa del paesaggio pianeggiante e della durezza della sua gente. Qui i miei due zii coltivano le pesche, cosa che facevano già insieme a mio nonno quando era vivo. Le loro terre sono sempre state come una seconda casa per me, è lì che passo il Natale e le vacanze estive. Quel luogo ha per me un enorme valore emotivo.
Circa dieci anni fa, ai miei familiari sono stati sottratti i campi che coltivavano in base a un accordo basato sulla parola con il vecchio proprietario, una persona che avevano aiutato a sopravvivere durante la guerra civile. Purtroppo, quando il vecchio proprietario venne a mancare, suo nipote ereditò la terra e chiese alla mia famiglia di andarsene.
Allora ero solo una ragazzina, ma potevo sentire e condividere la loro rabbia, la loro impotenza e il loro senso di ingiustizia. Vorrei che nel mio film trasparisse questa sensazione di sentirsi traditi. In quel momento di crisi, ho osservato come si sono trasformate le relazioni familiari. Questo è il motivo per cui il film ritrae i Solé nel momento in cui stanno per perdere la propria identità comune. Questa è la storia dell'appartenenza a una terra, a un luogo, ma è anche un dramma sull'eterna tensione generazionale, sul doloroso superamento delle antiche tradizioni e sull'importanza di rimanere uniti in tempi di crisi.
Il tono del film è molto legato ai miei sentimenti verso questo luogo e verso mio nonno, che è morto qualche anno fa. Il dolore per la sua perdita mi ha fatto apprezzare la sua eredità, umana e di agricoltore. La nostalgia con cui osservo lo spazio in cui abitava e gli alberi che coltivava permea l’intero film. Vi è un parallelo tra gli ultimi giorni di una persona anziana e l’ultimo raccolto di una terra coltivata: in entrambi i casi ci sono sentimenti che fioriscono.
I Solé si impegnano per trarre il massimo dall’ultima estate di raccolto insieme, collezionando momenti da portare sempre con sé, ma allo stesso tempo sono colti dalla malinconia della fine ed è questa contrapposizione a creare le sfumature agrodolci che formano lo spettro emotivo del film.
La mia famiglia è la mia principale fonte di ispirazione artistica. Nel mio primo film, ESTATE 1993, raccontavo la storia della mia madre biologica mentre qui parto da quella della mia madre adottiva. ALCARRÀS è un film corale perché questa è la forma che mi ha consentito di raccontare le relazioni umane nel modo in cui ne ho fatto esperienza io stessa nella vita, con la mia famiglia.