titolo originale:
Ciurè
regia di:
cast:
Vivian Bellina, Gianpiero Pumo, Marilù Pipitone, Ernesto Tomasini, Maurizio Bologna, Lucio Calabrese Falcone
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
scenografia:
musica:
Federico Nosari
produzione:
CDMstudios, TNM Produzioni, Sicilia Social Star
distribuzione:
vendite estere:
paese:
Italia
anno:
2022
durata:
102'
formato:
colore
premi e festival:
Dura la vita nella Palermo di periferia: Salvo è un giovane padre che per mantenere il figlio si arrabatta tra impieghi di fortuna e faccende criminal-grottesche. Quando la spirale di violenza gli si ritorce contro, si imbatte in Ciurè, una ballerina transgender che va in suo soccorso spalancandogli le porte di un caleidoscopico night club gay dove si esibisce tutte le sere. Riuscirà Salvo a superare i propri pregiudizi nei confronti dei “viandanti della notte” e a vestire panni inediti, fino a reinventarsi in un nuovo corpo?
NOTE DI REGIA:
Ciurè è qualcosa che riguarda tutti noi, non necessariamente il genere o l’orientamento sessuale, è qualcosa che riguarda quella parte più intima, libera e colorata nel nostro essere che spesso teniamo nascosta perché ci fa sentire diversi da ciò che la società ci suggerisce, e questo ci spaventa. A meno che non riusciamo a vedere in quella diversità la nostra “unicità”. Ho immaginato e approcciato questo film come una di quelle sfere che contengono oggetti immersi nell’acqua. Il più delle volte sono solo soprammobili che prendono tanta polvere, ci passi davanti mille volte e neanche le guardi. Ma se ti fermi un attimo, le afferri e le muovi, vedrai tante piccole stelle brillare al loro interno.
Il film è girato interamente a Palermo perché negli anni ho maturato la necessità di raccontare una città diversa, lontana dalle storie di mafia e dagli stereotipi. Questa Palermo, inedita e vera, fa da cornice ad una storia d’amore ruvida che trasuda passione.