titolo originale:
La Quarta Parca
titolo internazionale:
The Fourth Parcae
regia di:
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
musica:
produzione:
paese:
Svizzera / Italia
anno:
2019
durata:
14'
formato:
colore
status:
Pronto (27/07/2019)
premi e festival:
La Quarta Parca è un documentario ambientato a Ginevra, in Svizzera. La protagonista, Sabina Cervoni Gartner, membro di Exit, assiste chi abbia scelto di togliersi la vita legalmente: si reca a casa del morituro, lo sostiene psicologicamente e gli consegna il farmaco che metterà fine alle sue sofferenze. Il nostro film racconta un brandello della vita di questa donna coraggiosa, indagando le ragioni del suo eccezionale impegno civile, ma anche scandagliandone la quotidianità. Lontano da ogni intento pedagogico o moralistico, il film mostra allo spettatore un ritratto tridimensionale, in bilico tra grande generosità e piccole idiosincrasie umane.
Note di regia
Secondo la mitologia greca e latina, la vita è misurata dalle Parche. Nell'iconografia tradizionale sono tre: Cloto, colei che tesse il filo della vita, Lachesi che lo misura e infine Atropo che lo recide. Francisco Goya inserisce nel noto quadro Atropos, realizzato tra il 1819 e il 1823, una quarta figura. Alcuni studiosi associano il quarto elemento al mito di Prometeo, il quale nome deriva dall’antico greco: Προμηθεύς, Promethéus, "colui che riflette prima", ovvero la coscienza. Non è un caso se Goya raffigura una quarta unità all’interno del sacro regno delle tessitrici.
Prometeo, ri-stabilisce un ordine, capovolgendo i nomoi edotti dalle tessitrici, vìola la condizione opprimente della divina provvidenza esercitando una volontà sul presente, arrecando caos nel sacro mondo dell’Ade, giustapponendo la volontà umana al di sopra della tela divina. La quarta figura di Goya è Sabina Cervoni, colei che rappresenta lo spirito dell'uomo che si avvicina alla sacralità della morte senza timore ma con rispetto.