titolo originale:
Conversazione privata
titolo internazionale:
I Will Survive
regia di:
sceneggiatura:
fotografia:
Angelo Coli
montaggio:
Cristina Di Lorito
scenografia:
Riccardo Frascarella
costumi:
Francesca Cilli
musica:
Fabio D’Onofrio
produttore:
produzione:
paese:
Italia
anno:
2018
durata:
20'
formato:
colore
aspect ratio:
2.35:1
status:
Pronto (13/11/2018)
premi e festival:
Jenny, una giovane regista e attrice teatrale, sta per esordire con la sua opera prima, un testo molto personale sulla fine di una storia d’amore travagliata. Presente e passato, immaginazione e realtà, accompagneranno Jenny durante lo spettacolo.
NOTE DI REGIA:
L’idea alla base della sceneggiatura di “Conversazione Privata” prende spunto
inizialmente dal testo del celebre brano di Gloria Gaynor “I Will Survive” e dall’atmosfera
suggestiva che trasmette un teatro vuoto. Mescolando questi due punti di partenza, e con il lavoro
creativo di Nausicaa di Benedetto, si è poi arrivati alla sceneggiatura finale del corto (molto lontana
da quelli che sono stati gli spunti iniziali) prendendo sempre più la forma di una storia di rinascita.
Una storia in cui la protagonista, Jenny, non riesce a vivere la sua vita pienamente a causa dei
fantasmi del suo passato e solo grazie ad un faticoso atto di forza riesce a scrollarsi questo peso e
prendere finalmente e liberamente decisioni sulla sua vita presente e futura.
Ci rendevamo conto, durante la scrittura, dell’universalità della storia.
Tutti noi siamo infatti
condizionati dalle esperienze negative del nostro passato, e queste esperienze ci frenano nelle nostre
scelte future. Abbiamo paura di sbagliare di nuovo e rinunciamo, non ci proviamo nemmeno. Jenny
ci fa vedere che, anche se difficile, bisogna crederci e provarci, sempre.
La storia ha pochissimo di autobiografico se non proprio questo sentimento di rischiare, di provare,
di non accontentarsi. Quando avevo poco più di 20 anni, in un momento di utopico romanticismo,
decisi, da quel momento in poi, che avrei provato a fare ciò che volevo, come volevo e quando
volevo. Sicuramente non è stato sempre così, si fanno anche dei compromessi, ma le cose migliori
della vita mi sono capitate quando ho agito in quel modo, quando mi scrollavo da tutti i pregiudizi e
non consideravo gli ostacoli alla mia meta. Spero che questo film, anche se corto, riesca a
trasmettere questo messaggio, o meglio questo punto di vista.
La storia di Jenny è una storia intima e personale, poteva essere raccontata in migliaia di modi, ma
abbiamo deciso di farlo in grande; essendo un film, abbiamo cercato di spettacolarizzare le
emozioni della protagonista. Per questo, il momento della nuova presa di coscienza di Jenny non
avviene in un posto silenzioso e isolato con lei immersa nei suoi pensieri, ma avviene davanti ad
una platea piena di spettatori che applaude alla riuscita del suo primo spettacolo teatrale.