titolo originale:
I nostri
titolo internazionale:
Our people
regia di:
fotografia:
montaggio:
produttore:
produzione:
distribuzione:
vendite estere:
paese:
Italia
anno:
2019
durata:
75'
formato:
colore
status:
Pronto (01/12/2018)
I “Nostri” racconta l’esperienza di un gruppo di otto giovani – quattro
ragazzi e quattro ragazze – quasi tutti studenti universitari di facoltà
ad indirizzo umanistico, sociale o educativo (19-29 anni), coinvolti in
un progetto di ricerca sul mondo sommerso delle comunità religiose
che popolano la loro città (Bologna). Una realtà spesso invisibile e
composta prevalentemente da immigrati provenienti da tutto il
mondo, che rappresentano uno spaccato vivo dell’Italia di oggi,
molto più vicino e presente di quanto immaginiamo (la città di
Bologna ospita più di 60.000 stranieri di 149 nazionalità, tra le più
alte percentuali in Italia).
Il documentario segue nella sala studio della chiesa universitaria di
San Sigismondo (nel cuore della zona universitaria di Bologna), le
discussioni del gruppo, facendo emergere le differenze culturali e di
credo di ciascuno di loro (Cosa significa oggi credere e avere una
fede, per la propria identità personale e collettiva? ). I momenti di
riflessione e confronto interno al gruppo, sono scanditi dagli incontri
con le comunità e le loro guide spirituali, nei luoghi di culto più
ordinari e in quelli più nascosti e improbabili (garage, capannoni
industriali, alberghi).
Nella parte finale del documentario, il gruppo di ragazzi affronterà una questione chiave dei nostri tempi: qual è il confine tra l'essere convinti della propria visione religiosa e l'essere aggressivi? Una risposta che arriverà nell'ultima tappa del loro viaggio, quando incontreranno una religiosa libanese che ha vissuto nel suo Paese gli anni più duri della guerra, senza mai lasciarsi trascinare dall'odio religioso..
A tenere insieme le diverse anime del gruppo, un giovane prete la
cui identità verrà svelata solo alla fine del documentario.
I “Nostri”. Un titolo provocatorio per affermare un legame tra le
persone che va al di là delle differenze religiose ed economiche,
per non dimenticare che l’ “altro” è prima di tutto una persona, con
una storia e una dignità non diversa dalla nostra. Siamo tutti
“nostri”.