titolo originale:
I bambini della grande guerra
titolo internazionale:
The Children of the Great War
regia di:
cast:
Emilia Zucchetti, Giuseppe Bonato, Emma Galiotto, Pietro Sartore, Angelica Genovese, Giuseppa Calcinai, Giuseppe Petrin, Maria Paolina Crepaz
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
musica:
Kevin MacLeod
produttore:
produzione:
paese:
Italia
anno:
2018
durata:
108'
formato:
colore & b/n
premi e festival:
Centenari e ultracentenari, e i figli dei soldati. Sono gli ultimi testimoni della Prima Guerra mondiale combattuta sul fronte italiano. Vissero la guerra in casa, dall’Isonzo all’Adige quando l’Italia Nord orientale era contemporaneamente un campo di battaglia e un territorio abitato. Famiglie intere, spesso imparentate tra loro, si ritrovarono involontariamente nemiche su fronti opposti. Da una parte: italiani, francesi, inglesi, americani e cecoslovacchi. Dall’altra: austriaci, tedeschi e ungheresi. Questa è l’unica storia al mondo della Grande Guerra raccontata dagli ultimi superstiti: i bambini di allora.
La guerra rappresentò per questi bambini l’opportunità di assaggiare la marmellata degli inglesi, di procurare le lumache ai francesi, di veder volare il dirigibile Zeppelin, di conoscere D’Annunzio ed Hemingway, di assistere alla violenza e alle atrocità della guerra, di sopravvivere alla terribile influenza spagnola. Ma anche di sperimentare la fame e la sofferenza, la rabbia e la morte, la speranza e il riscatto e, finalmente, la pace. Un’epopea in cui spicca l’eroismo delle donne.
Questi bambini raccontano senza mediazioni narrative, senza voice-over, quel capitolo decisivo della nostra storia, qui suddiviso in “cinque atti”: la vita prima della guerra, la guerra in casa e i padri al fronte, Caporetto e la ritirata, la vittoria, le speranze tradite.
Il film è arricchito da immagini e foto d’epoca ritrovati negli archivi di tutto il mondo, da re-enactment storico, e con la voce originale del discorso della vittoria del Generale italiano Armando Diaz.
Questo film è frutto di un lavoro scrupoloso di ricerca durato alcuni anni. È la testimonianza irripetibile e introvabile di un pezzo di storia che ora appartiene alla memoria collettiva dell’Italia ma anche dell’Europa e del mondo. Durante e dopo le registrazioni delle loro testimonianze, i “bambini” sono quasi tutti scomparsi. Dei loro drammi, della loro vita, delle loro memorie è rimasto questo film. La loro ultima e consapevole eredità, preziosa per noi e per chi verrà dopo di noi. Una sessantina di storie personali e familiari che nessun libro ha mai raccontato, e mai potrà raccontare. Un monito per noi e per le generazioni future. Un messaggio, senza tempo, di pace e di tolleranza.