titolo originale:
Il terremoto di Vanja
titolo internazionale:
The Vanja earthquake - Looking for Chekhov
regia di:
cast:
Vinicio Marchioni, Toni Servillo , Francesco Montanari, Milena Mancini, Lorenzo Gioielli, Nina Raia, Nina Torresi, Andrea Caimmi, Alessandra Costanzo, Andrej Koncalovskij, Gabriele Salvatores, Fausto Malcovati, Letizia Russo, Marco Polci, Dario Polci, Adriana Marinelli, Daniela Polci, Giulia Polci
sceneggiatura:
Vinicio Marchioni, Igor Artibani, Milena Mancini, Pepsy Romanoff
montaggio:
musica:
produzione:
distribuzione:
vendite estere:
paese:
Italia
anno:
2019
durata:
82'
formato:
colore
uscito il:
25/03/2021
premi e festival:
Il terremoto di Vanja parte dal capolavoro di Čechov per indagare l’immobilità italiana post-terremoto attraverso il suo sguardo tragicomico, mostrando al pubblico la straordinaria forza umana dello scrittore e riportando l’attenzione sulle persone che ancora oggi combattono contro i danni subiti da quei tragici eventi.
Grazie al dialogo ideale tra Marchioni e Čechov, cui presta la voce Toni Servillo, all’alternanza dei luoghi e delle situazioni filmate e ai contributi di Končalovskij, Salvatores, Malcovati e Russo, il documentario prende per mano lo spettatore e lo conduce in un molteplice viaggio: all’interno del lavoro teatrale, nei luoghi del terremoto, nelle parole e nell’anima del grande scrittore russo, raggiungendo i luoghi più importanti della sua vita. A dieci anni dal terremoto che ha distrutto L’Aquila e a tre da quello di Amatrice.
Il terremoto di Vanja è un docufilm che mescola generi e linguaggi. Ma è soprattutto il viaggio di Marchioni, che ha cercato di trasformare la sua passione per Čechov in un atto d’amore, verso il teatro, la letteratura e gli esseri umani che resistono.
NOTE DI REGIA:
Volevo parlare della crisi italiana post-terremoto attraverso la mia passione/ossessione per Čechov, pensando al pubblico, in maniera diretta ed emotiva, non intellettuale. Spero che il pubblico possa conoscere qualcosa di più rispetto al teatro, al terremoto e a Čechov dopo aver visto questo lavoro in cui mi metto a nudo come non mai. Mostrare per la prima volta nella città in cui sono cresciuto il risultato di cinque anni di studio su Anton Čechov, due anni di riprese in giro per l'Italia durante la tournée di Uno Zio Vanja, nei luoghi terremotati e in Russia nei luoghi dello scrittore russo mi riempie di emozione.