titolo originale:
Il domani di Laura
titolo internazionale:
Laura's Hereafter
regia di:
cast:
Valentina Banci, Roberta Barbiero, Rosario Campisi, Paola Lushnjani, Gianni Andrei, Roberto Andrioli, Sonia Jael Colombo, Gabriele Giaffreda, Andrea Giuntini, Benedetta Giuntini, Anna Serena, Alessio Arzilli, Irene Barbugli, Vincenzo Puzziferri, Alessandro Timpanaro
sceneggiatura:
fotografia:
Matteo Rosellini
montaggio:
Costantino Maiani, Matteo Rosellini
musica:
Lorenzo Maiani
produzione:
paese:
Italia
anno:
2019
durata:
82'
formato:
HD - colore
premi e festival:
Firenze, ai nostri giorni.
Laura è una donna di circa quarantacinque anni: è sposata con Alessandro; i due hanno una figlia adolescente, Nicoletta.
Laura è impiegata presso un'azienda che si occupa di fornire servizi alle imprese (consulenze varie, tenuta della contabilità, etc.). La sua vita è normale e serena: d'improvviso, però, un evento drammatico porta in essa una rivoluzione in negativo.
Laura subisce una violenza sessuale. L'evento è immediatamente precedente all'inizio del film: la violenza sessuale non viene né mostrata, né citata; solo alla fine del film si scoprirà che è avvenuta.
Laura non rivela a nessuno ciò che le è accaduto. Inizia ad avere, però, comportamenti inconsueti, che egualmente cerca di tenere nascosti: si lava compulsivamente e non riesce a dormire bene.
È responsabile di alcune piccole mancanze sul posto di lavoro: dimentica di fare alcune cose, di portare a termine le proprie mansioni. A casa rifiuta gli approcci sessuali del marito: Laura dà ad Alessandro spiegazioni vaghe, attribuendo la colpa ad una non ben precisata stanchezza e ai tanti pensieri della vita quotidiana.
Al lavoro giunge una nuova direttrice, di nome Stefania. È una donna più giovane di Laura: arriva da Venezia e, apparentemente, sembra fredda e sicura di sé. Le piccole mancanze di Laura al lavoro vengono notate dalla nuova direttrice: tra lei e Laura nasce un contrasto. Stefania è rigorosa: esige che tutto sia fatto al meglio.
A casa la situazione peggiora: Laura inizia a trascurare il marito e la figlia. Si estrania da tutto: ha incubi, sbalzi d'umore e disturbi fisici (vomito dopo aver sentito l'odore del dopobarba di Alessandro e un attacco di panico in mezzo alle persone). Inizia a trascorrere ore a letto durante il giorno.
Avviene, però, anche una cosa positiva e inaspettata: il gelo tra Stefania e Laura inizia a sciogliersi. Stefania, che conosce poco Firenze, chiede a Laura di accompagnarla a visitare luoghi relativamente meno noti della città: dovrà essere Laura a sceglierli. Le due donne visitano quindi il Giardino di Villa Bardini e la Certosa. Poi si incontrano a casa di Laura: tra loro nasce una sintonia, cercata da Stefania.
Stefania si accorge del malessere di Laura. La invita a confidarsi, dicendole in modo chiaro che può fidarsi. Dopo qualche titubanza, Laura dice alla nuova amica della violenza subita. L'autore è stato Riccardo, una persona che Laura conosceva da molto tempo, e che sembrava essere un caro amico.
Laura è convinta di poter affrontare da sola la dura strada per risolvere il trauma subito; Stefania invece le consiglia di rivolgersi ad un centro antiviolenza, ad affidarsi a persone specializzate. Laura inizialmente resta sulla sua posizione: poi, però, accetta il consiglio dell'amica.
Il percorso per ritrovare la serenità sarà impegnativo: oltre al supporto del centro antiviolenza, Laura potrà contare sugli affetti più cari ritrovati (Alessandro, Nicoletta) e sull'amicizia con Stefania, una persona speciale giunta ad illuminare la sua vita in un momento difficile.
NOTE DI REGIA:
"Il domani di Laura" è dedicato al tema della violenza contro le donne.
Il film è rientrato nel progetto "Firenze Crowd – FondiAmo Comunità" (2018), sostenuto dalla Fondazione CR Firenze e dalla Fondazione Il Cuore si Scioglie Onlus.
La violenza contro le donne costituisce una delle principali emergenze della società odierna, sia per la sua incidenza, sia per le gravi conseguenze psicologiche, relazionali e sociali che produce sulle vittime. Le donne che hanno vissuto un trauma di natura sessuale mettono spesso in atto strategie difensive di evitamento, rimozione e dissociazione. L'incidenza sulla qualità della vita delle vittime è spesso aggravata da pregiudizi culturali e dalla colpevolizzazione della vittima stessa.
Il regista si è posto l'obiettivo di affrontare questo complesso argomento da un punto di vista poco frequentato: il film non mostra l'atto della violenza – ad eccezione di due rapidi flashback in cui il violentatore si avvicina a Laura, la quale lo vede in soggettiva – ma si concentra sulle conseguenze negative che la protagonista subisce a causa della violenza, e di come tali conseguenze le impediscano di proseguire una vita normale.
Si è ritenuto, dunque, più importante descrivere il malessere e il disagio che una donna prova dopo aver subito una violenza sessuale, piuttosto che raffigurare l'atto della violenza in sé. Per trattare correttamente il tema, il regista si è avvalso della consulenza del personale qualificato dell'Associazione Artemisia Centro Antiviolenza di Firenze.