Mare Nostrum – The Nightmare

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Mare Nostrum – The Nightmare

titolo originale:

Mare Nostrum – The Nightmare

cast:

Riccardo Zghoud Benoni, Fatima Dakik, Aminata Ndiaye, Kelly Vincent, Lucky Ahobnaubre, Ehis Ovienria, Godspower Osas, Davi Odunayomide Babalola, Md Sodrul Islam Nozmul, Sumoh Miah, Harouna Danyoko, Francis Mills, Kourouma Aziz, Saliouf Sonko, Sulayam Giba, Lamin Njie, Baku Tubo Jaiteh

sceneggiatura:

fotografia:

Alessandro Chiodo, Pascal Hanke, Nico Laninger

scenografia:

musica:

Yazan Alsabagh

produzione:

Tama Filmproduktion, Bizef Produzione, in associazione con Intrigo Internazionale, MediaApes

paese:

Italia

anno:

2019

durata:

11'

formato:

VR/DCP - colore

status:

Pronto (04/11/2019)

premi e festival:

MARE NOSTRUM – the night mare è un film di finzione girato in realtà virtuale a 360 ° con effetti in CGI che invia lo spettatore in una tour de force di emozioni per ricreare il viaggio da incubo di un rifugiato dal Sahara al Mare Mediterraneo.

NOTE DI REGIA:
Il Mare Mediterraneo, un tempo crogiuolo di scambi e di culture, si è trasformato in un mare di morte. Sono stati fatti molti documentari sul viaggio dei migranti, ma cosa succede se invece di stare seduto in una sala cinematografica o davanti alla Tv, sei tu spettatore, che vivi la storia che ti narriamo?
Mare Nostrum – L’incubo racconta il viaggio del giovane tuareg Atambo, con un linguaggio innovativo. Una volta inforcati gli occhiali della realtà virtuale sei dentro quel mondo, ti muovi in quel mondo. Sei presente nel momento in cui Atambo, un giovane ragazzo tuareg lascia la casa in un doloroso addio con la madre per tentare la disperata avventura di raggiungere l’Europa. La madre ti guarda negli occhi e si rivolge a te, con le lacrime dell’addio e ti chiede di proteggerlo!
Sei a fianco del tuo giovane compagno e attraversi il deserto, accecato dalla luce per finire in una cella di detenzione in Libia, stai per essere venduto come schiavo, e poi ti trovi nell’ angusta stiva di un piccolo peschereccio pigiato insieme ad altra gente disperata, col mare che ti sbatacchia e la barca che si schianta.
Vivendo le emozioni di questa angosciante odissea certamente capiremmo cosa vuole dire abbandonare tutto, e forse torneremmo ad essere ospitali, abbattendo razzismo e ostilità.