titolo originale:
Pino – Vita accidentale di un anarchico
regia di:
cast:
Roberta Lombardi, Tommaso Russi, Mara Grazioli, Alida Volpati
fotografia:
montaggio:
musica:
Massimo Latronico, Dario Yassa
produzione:
Ghiro Film, con la collaborazione dell’Archivio Giuseppe Pinelli – Centro Studi Libertari
paese:
Italia
anno:
2019
formato:
colore
status:
Pronto (16/12/2019)
“Pino” racconta la storia di Giuseppe Pinelli da un punto di vista inedito, quello delle figlie, Claudia e Silvia Pinelli. Il loro racconto comincia nel 1969, quando avevano 8 e 9 anni e si conclude il 9 maggio del 2009 quando la famiglia è stata ricevuta al Quirinale dal Presidente Giorgio Napolitano che, in quell’occasione, definì Pinelli “la diciottesima vittima della strage di Piazza Fontana”.
Il punto di vista delle bambine permette di entrare gradualmente in una storia complessa e intricata: man mano che le due crescono, aumenta anche il loro livello di consapevolezza, s’infittisce l’insieme di informazioni, si articola il discorso politico e il contesto storico. Contemporaneamente si sviluppa la storia personale di Giuseppe Pinelli, insieme all’evoluzione degli accadimenti storici di cui quella storia è riflesso: le contestazioni a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, la “strategia della tensione”, l’Europa divisa in due blocchi.
Per chi già conosce la storia di Pinelli, il racconto delle figlie permette di esplorare, insieme al contesto politico, anche quello emotivo, famigliare e dunque più intimo.
“Pino, vita accidentale di un anarchico” racconta non solo la morte di Pinelli, ma anche la sua vita, le sue idee, i suoi affetti.