titolo originale:
Le Eumenidi
titolo internazionale:
The Eumenides
regia di:
cast:
sceneggiatura:
fotografia:
Domenico Boskovitch
montaggio:
musica:
Giulio Previ
produttore:
produzione:
paese:
Italia
anno:
2020
durata:
70'
formato:
colore
premi e festival:
Il film si intitola "Le Eumenidi" come la terza tragedia dell'Orestea; narra la persecuzione delle Erinni nei confronti di Oreste fino al processo ai suoi danni, che culmina con la sua assoluzione grazie al voto di Atena. La storia ruota intorno all'ultima notte di un ragazzo dell'alta borghesia romana. Dopo aver commesso un delitto, vaga senza meta, fugge da demoni invisibili, in attesa di giudizio.
NOTE DI REGIA:
L’esperienza filmica si compone con il maturare del mito nell’oggi, con la ricerca dei nostri padri nella contemporaneità.
Il protagonista della storia, Valerio, è il personaggio di se stesso; si muove nel suo quartiere e incontra la sua gente, attori non professionisti, strappati dalla loro vita e obbligati ad imitare sé stessi. Gli elementi del profilmico non dovevano essere in grado di distinguere la realtà dalle riprese, se non per le scarne e sporadiche indicazioni di regia. Il film è girato con un corpo macchina che i protagonisti avrebbero guardato ai limiti dell’indifferenza: il cellulare. Uno strumento del quotidiano è diventato l’unico artificio cinematografico in grado di immortalare la realtà di una generazione, e di coniugare un modello antico con il mondo contemporaneo.
Le immagini del film, girate in 2,39, sono in un bianco e nero fortemente contrastato; fluttuanti interni pieni di luce, schermi bianchi che precipitano in esterni neri. Il bianco e il nero si alternano in una lotta continua tutta la notte, fino a che la luce del sole non torna ad illuminare tutto di grigi.