titolo originale:
Il bambino nascosto
titolo internazionale:
The Hidden Child
regia di:
cast:
sceneggiatura:
Roberto Andò, Franco Marcoaldi, dal romanzo omonimo di Roberto Andò
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
produttore:
produzione:
BiBi Film, Rai Cinema, con il sostegno di Regione Lazio, Film Commission Regione Campania
distribuzione:
vendite estere:
paese:
Italia
anno:
2021
durata:
110'
formato:
colore
uscito il:
04/11/2021
premi e festival:
Gabriele Santoro vive in un quartiere popolare di Napoli ed è titolare della cattedra di pianoforte al Conservatorio San Pietro a Majella.
Una mattina, mentre sta radendosi la barba, il postino suona al citofono per avvertirlo che c’è un pacco, lui apre la porta e, prima di accoglierlo, corre a lavarsi la faccia. In quel breve lasso di tempo, un bambino di dieci anni si insinua nel suo appartamento e vi si nasconde.
“Il maestro”– così lo chiamano nel quartiere - se ne accorgerà solo a tarda sera. Quando accade, riconoscerà nell’intruso, Ciro, un bambino che abita con i genitori e con i fratelli nell’attico del suo stesso palazzo. Interrogato sul perché della sua fuga Ciro non parla.
Nonostante questo, il maestro, d’istinto, decide di nasconderlo in casa, ingaggiando una singolare, e tenace, sfida ai nemici di Ciro.
Scoprirà presto che il bambino è figlio di un camorrista e che, come accade a chi ha dovuto negare presto la propria infanzia, Ciro ignora l’alfabeto dei sentimenti. Silenzioso, colto, solitario, il maestro di pianoforte è uomo di passioni nascoste, segrete. Toccherà a lui lo svezzamento affettivo di questo bambino che si è sottratto a un destino già scritto.
Una partita rischiosa in cui, dopo una iniziale esitazione, Gabriele Santoro si getta senza freni.
NOTE DI REGIA:
Una storia che si svolge a Napoli, in pochi metri quadrati, quelli dell’appartamento in cui un maestro di pianoforte tiene nascosto un bambino che non conosce. Pochi metri in cui si misurano il senso profondo della vita e la possibilità di amare e di essere amati.
Il bambino è figlio di un camorrista e, come accade quando l’infanzia è negata, ignora l’alfabeto dei sentimenti. Il maestro di pianoforte è un uomo silenzioso, colto, solitario. Un uomo di passioni nascoste, segrete. La musica è il suo demone, la sua misura. Toccherà a lui lo svezzamento affettivo di un bambino difficile, un ribelle.
Una partita rischiosa in cui, dopo un’iniziale esitazione, si getterà senza remore.