titolo originale:
La cura
regia di:
cast:
Alessandro Preziosi, Francesco Mandelli, Francesco Di Leva, Cristina Donadio, Peppe Lanzetta, Andrea Renzi, Antonino Iuorio, Ernesto Mahieux, Giuseppe D'Ambrosio, Eliana Miglio, Francesco Biscione, Viviana Cangiano, Francesca Romana Bergamo, Giuseppe Cirillo, Maritè Musella, Giancarlo Cosentino, Margherita Romeo, Vincenzo Del Prete, Pio Del Prete, Ramon D’Andrea , Giuseppe Cirillo
sceneggiatura:
Francesco Patierno, Francesco Di Leva, Andrej Longo, dal romanzo "La peste" di Albert Camus
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
musica:
produttore:
produzione:
Run Film, In Between Art Film, con il sostegno di Film Commission Regione Campania
distribuzione:
paese:
Italia
anno:
2022
durata:
87'
formato:
colore
premi e festival:
La storia della Peste di Albert Camus, ambientata originariamente
in Algeria nel 1947, si sposta nella Napoli dei nostri tempi. Una troupe cinematografica, durante i giorni più duri del lockdown, gira un film tratto dalla Peste di Camus. La realtà delle vite degli attori si alterna alla finzione dei personaggi che interpretano: gradualmente i due piani narrativi si uniscono.
Corso Umberto, il rione Sanità, le Terme, la stazione di Mergellina, l’Hotel Oriente, la prefettura, strade, angoli, per lo più deserti: Napoli in pieno lockdown. Una città spettrale e fuori dal tempo per la rilettura contemporanea di Francesco Patierno di La peste di Albert Camus, dove i sentimenti, le paure, i conflitti del libro scivolano armoniosamente dentro il disorientamento generato dalla pandemia, e pezzi di realtà, come un uomo disperato che urla di notte per strada, riflettono il testo. Un ospedale e i suoi medici e volontari, i funzionari, i commercianti, le persone normali, tutti si mescolano con una troupe che sta girando un film sulla Peste, in una coralità drammatica asciutta e coinvolgente. Chi vuole scappare. Chi decide di restare. Ma da soli non si resiste alla paura.
NOTE DI REGIA:
La Cura non è un semplice adattamento de La Peste di Camus, ma parte dalla storia ambientata in Algeria nel 1947, per raccontare con un meccanismo originale e coinvolgente i mesi che hanno cambiato il mondo, la società, le persone.
In particolare, il film sposta l’ambientazione del romanzo nella Napoli dei giorni nostri e, oltre a un lavoro sulla lingua e i dialoghi diventati vicini al parlato di tutti i giorni, si concentra su una struttura drammaturgica che riserva molte sorprese, sui grandi temi del disastro che ci ha colpito. La paura, il sentimento di separazione, il contrasto tra la scienza e la fede, e soprattutto la solidarietà e l’empatia tra le persone, come unico rimedio alla malattia.