titolo originale:
Le Favolose
titolo internazionale:
The Fabulous Ones
regia di:
cast:
sceneggiatura:
Roberta Torre, Cristian Ceresoli
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
musica:
Leonardo Rosi, Tommaso Maresco
produttore:
produzione:
Stemal Entertainment, Les Films d'Ici, Rai Cinema, con il sostegno di Regione Lazio, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, Emilia-Romagna Film Commission
distribuzione:
vendite estere:
paese:
Italia/Francia
anno:
2022
durata:
74'
formato:
colore
uscito il:
05/09/2022
premi e festival:
Succede spesso che in punto di morte le persone trans vengano private della loro identità. Le famiglie si vergognano, i funerali avvengono in gran segreto e sulle lapidi è inciso il nome che avevano prima della transizione vanificando con violenza tutto il percorso compiuto. È quello che accade anche ad Antonia. Le sue amiche si riuniscono per rievocarla, nel tentativo di restituirle la sua identità negata. Le protagoniste, stelle della sconfinata costellazione trans, nel mettere in scena questa storia, la intrecciano con il loro vissuto raccontando storie e ricordi dei loro percorsi.
NOTE DI REGIA:
Ho cominciato a pensare a un film con Porpora nel 2015. Ho letto i suoi libri, mi sono appassionata alla sua storia, al suo percorso e alle storie delle persone trans che raccontava. Ma ancora non riuscivo a trovarne una in cui potessi ritrovare anche me stessa fino a quando non ho incontrato la storia di Antonia, che rappresenta tutte quelle persone che nell’ultimo viaggio sono state tradite e derubate della loro storia, della loro identità, del percorso che hanno costruito in questa vita. Questo film è un contributo alla ricerca della libertà, un inno a chi fa della propria vita un percorso libero, con forza, coraggio, lacrime, gioia, nonostante tutto».
«Questo film nasce dal desiderio di approfondire una vicenda ingiustamente lasciata ai margini della cronaca, che porta in sé elementi di attualità che ci interrogano sui principi della nostra società. La morte ingiusta di Riccardo rivive in ogni gesto dei suoi familiari, protagonisti di un documentario di creazione che osserva le loro lotte e i loro fallimenti mostrando l’evoluzione nei loro sentimenti. Da una storia con un forte tema civile ci connettiamo così con territori ancora più vasti e universali della condizione umana, come la disperazione di una madre che perde il proprio figlio.