titolo originale:
Brado
regia di:
cast:
sceneggiatura:
Kim Rossi Stuart, Massimo Gaudioso, dal racconto "La lotta" di Kim Rossi Stuart
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
musica:
produttore:
produzione:
Palomar, Vision Distribution, con il contributo del Ministero della Cultura
distribuzione:
vendite estere:
paese:
Italia
anno:
2022
durata:
116'
formato:
colore
uscito il:
20/10/2022
premi e festival:
Un figlio che non voleva più avere niente a che fare con suo padre, è costretto ad aiutarlo a mandare avanti il ranch di famiglia dopo che questi si è fratturato alcune ossa. I due si ritrovano per addestrare un cavallo recalcitrante e portarlo a vincere una competizione di cross-country, ma allo stesso tempo provano a sciogliere quel grumo di rabbia, ostilità, rancore, che ha impedito loro per tanto tempo di essere vicini. È un difficile percorso a ostacoli quello che deve compiere il cavallo, ma anche quello che devono affrontare i due per ricostruire l'amore e la vicinanza che avevano perduto. In questa impresa li aiuterà un'addestratrice di cavalli, di cui il giovane si innamora.
NOTE DI REGIA:
Un film di genere, dall’impianto classico, che trascina lo spettatore in un’impresa da compiere. In questo caso si tratta di addestrare un cavallo difficile, recalcitrante, selvaggio e portarlo a vincere una competizione di cross-country. Gli eroi, assieme al quadrupede, sono un padre e un figlio che si ritrovano proprio in questa occasione a cercare di sciogliere quel grumo di rabbia, ostilità, rancore, che ha impedito loro per tanto tempo di essere vicini. È un difficile percorso a ostacoli quello che deve compiere il cavallo, ma anche quello che devono affrontare i due per potersi ritrovare, per riconquistare l’amore perduto.
Se il film di genere tout-court solitamente resta in superficie, in questo caso il desiderio è quello di affiancare all’intrattenimento anche l’esplorazione di uno dei temi fondamentali dell’esperienza umana, domandandoci quale sia l’essenza del legame padre figlio. Scoprendo forse che ritrovarsi è una tappa imprescindibile per salvarsi.
L’ambientazione è quella di un far west nostrano e il linguaggio del film, segue la naturale epicità di cui quel mondo è per definizione portatore. Immagini ricche, quindi, ma senza cadere in estetizzazioni fini a se stesse. I personaggi sono l’anima portante: un padre "scassato" e provato dalle decine di fratture che si è procurato in un corpo a corpo con i cavalli più o meno selvaggi che negli anni si sono succeduti. E un figlio, introverso, tremendamente autonomo e indipendente per la sua giovane età, ma anche così condizionato dall’esperienza educativa quasi brutale che il genitore gli aveva inflitto.
Attorno a loro ruotano altre figure importanti. C’è lamadre/moglie, che ovviamente ha giocato in passato un ruolo determinante e che tanto ha determinato con la sua assenza. Lei è per eccellenza la cartina tornasole delle loro vite. C’è la sorella/figlia che si prodiga al fine di riavvicinare i due protagonisti. E ci sono due giovani donne che si succedono nella vita sentimentale del figlio. Con la prima il ragazzo è impelagato in una serie di errori tanto simili a quelli che scopriremo aver commesso suo padre con la moglie. La seconda invece è una allenatrice di cavalli, che sancirà il passaggio del ragazzo ad una nuova dimensione di relazione con il femminile più sana e felice.