titolo originale:
Quando tu sei vicino a me
titolo internazionale:
When You are Close to Me
regia di:
cast:
Santo Baldassarini, Fabio Ischiboni, Youssef Khattabi, Angelo Migliore, Ernesta Portento, Paola Rupilli, Milena Saccia, Angelo Verdinelli
fotografia:
montaggio:
produttore:
produzione:
Ladoc, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura
paese:
Italia
anno:
2021
durata:
75'
formato:
colore
status:
Pronto (19/07/2021)
premi e festival:
Quando tu sei vicino a me è il verso di una celebre canzone di Gino Paoli. A cantarla, spesso e a squarciagola, è Milena, uno degli ospiti della Lega del Filo d’Oro, centro di eccellenza internazionale per l’assistenza e la riabilitazione di sordociechi e pluriminorati psicosensoriali. Un luogo straordinario in cui, affinché a tutti sia data la possibilità di esprimersi, il linguaggio verbale è solo uno dei linguaggi utilizzati (ed è possibile solo per pochi), accanto al Malossi, alla Lis, al Pittografico e a linguaggi individuali creati ad hoc. Tutti implicano la presenza e il tatto: per entrare in comunicazione, esprimersi e conoscere l’altro, per Paola, Angelo V., Ernesta, Fabio, Angelo M. e Milena è necessario essere a distanza di mano.
Il film esplora questo microcosmo nascosto sulle colline marchigiane, abitato da un gruppo di persone dalla straordinaria quotidianità comunicativa. Dall’autunno all’estate, un anno in cui i sei protagonisti vivono episodi tanto semplici quanto straordinari, piccole conquiste o sconfitte che sono in realtà grandi avventure: il riuscire ad allacciarsi le scarpe e ad abbinare adeguatamente i vestiti, la lentezza ma precisione nell’apparecchiare, fare le scale orientandosi con le mani, imparare i primi codici comunicativi per entrare in contatto con il mondo.
Ogni giorno attraversiamo i lunghi corridoi del Centro, andiamo su e giù per le scale seguendo Angelo M., il vecchio saggio carismatico e pragmatico, che tra i vari incarichi ha quello del “portalettere”: smista le comunicazioni scritte tra le varie aule, con un senso dell’orientamento fuori dal comune per una persona sordocieca quasi dalla nascita. Incontriamo Fabio, uno degli ospiti più anziani, dal sorriso dirompente, che attraverso il Braille non solo esprime i suoi pensieri ma tiene un corposo ricettario. Ci fermiamo a chiacchierare con Paola e ascoltiamo le sue sedute con la psicologa del Centro, durante le quali si apre all’altro con grande sincerità. Insieme ad Angelo V. ascoltiamo musica o guardiamo un film, rigorosamente una commedia all’italiana degli anni ’60, il suo genere preferito. Osserviamo Ernesta, apparentemente completamente chiusa in sé stessa, con un’espressività dura nel volto e a volte aggressiva, sperimentare insieme alle educatrici sorprendenti possibilità di comunicazione. E poi Milena, dalla prorompente vitalità, che col canto ci ricorda quanto è necessario, per vivere, lo stare vicini. E infine Sofia, la bambina appena arrivata: i suoi primi, avventurosi e teneri approcci al linguaggio, seguiti dalle educatrici del Centro, costituiscono un passaggio breve ma emblematico per poter ripercorrere a ritroso il lungo e faticoso percorso di crescita che ognuno dei protagonisti adulti ha compiuto negli anni.
A scandire il tempo del racconto, dialogando con la quotidianità dei personaggi, alcuni brevi ma suggestivi momenti contemplativi dedicati al paesaggio che circonda la struttura: la neve in lontananza sui profili degli Appennini, i primi germogli di granoturco mosso dal vento, i girasoli che sbocciano. Pause visive e sonore che il film si concede, in cui respirare l’esterno e tornare al proprio mondo interiore, alla bellezza troppo spesso scontata del poter vedere e del poter sentire.
Quando tu sei vicino a me è uno schiaffo alla solitudine contemporanea, alla frenesia e all’individualismo. In un’epoca fatta di virtualità e iperconnessione, la comunità degli ospiti della Lega del Filo d’Oro esplora le basi della relazione umana attraverso modalità comunicative che sembrano in via di estinzione.
Film ispirato al documentario "Il sorriso ai piedi della scala" prodotto da Nephila film e realizzato con il sostegno di Regione Marche - POR Marche FESR - FSE 2014-2020 e Marche Film Commission – Fondazione Marche Cultura