titolo originale:
Ezio Bosso. Le cose che restano
titolo internazionale:
Ezio Bosso. The Things That Remain
regia di:
produzione:
Sudovest Produzioni, Indigo Film, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura
distribuzione:
vendite estere:
paese:
Italia
anno:
2021
durata:
104'
formato:
colore
status:
Pronto (26/07/2021)
premi e festival:
Ezio Bosso. Le cose che restano è il racconto di una grande storia umana. Nella carriera di Ezio Bosso, che è stata quanto di più atipico si possa immaginare, sia per le vicende personali che professionali, c’è sempre stato l’amore per l’arte, vissuta come disciplina e ragione di vita. Nel film il racconto è affidato allo stesso Bosso, che si svela, e ci fa entrare nel suo mondo e nel suo immaginario, come in un diario. La narrazione è stratificata, in un continuo rimando fra immagine e sonoro. Le sue parole si alternano alla sua seconda voce, la musica. Le testimonianze di amici, famiglia e collaboratori come Gabriele Salvatores, Silvio Orlando e Paolo Fresu, contribuiscono a tracciare un mosaico accurato e puntuale della sua figura. Il brano inedito The Things That Remain è un ultimo messaggio di Bosso per tutti, perché come lui stesso ha dichiarato: “ognuno si racconterà la propria storia ed io posso solo suggerire la mia”. Portatore di un potente messaggio motivazionale nella sua vita e nella sua musica, Ezio Bosso è stato e sarà sempre una fonte d’ispirazione per chiunque vi si avvicini, “una presenza, non un ricordo” come intende lo stesso regista del film, Giorgio Verdelli.
NOTE DI REGIA:
La scelta di raccontare l’incredibile vicenda professionale di un artista così originale e appassionato è motivata dalla volontà di ritrovare nelle parole degli intervistati una presenza, non un ricordo. Il film è costruito su suggestioni sonore e sul continuo duetto voce-musica, fra i pensieri e le composizioni di Bosso, capace di passare dai Carmina Burana al brano rap. Il film racconta con leggerezza anche i momenti forti, attraverso l’autoironica ed estenuante lotta di Bosso con la malattia e con gli strumenti che si prefiggeva di dominare, grazie alla sua tecnica straordinaria. Un ritratto dell’artista il più possibile autentico, come autentico e unico è stato Ezio Bosso.