Akın è stato spesso dentro e fuori l'ospedale, intrappolato in quel sistema per anni. Non esce più dalla casa di famiglia, se non per occasionali visite ai monumenti religiosi di Istanbul. Cercando di trovare rifugio in Dio, cade in uno stato di estasi. Le architetture divine innescano qualcosa in lui: mentre perde il contatto con il suo vero io, la sua mente si sposta in un'altra realtà.

NOTE DI REGIA:
Ho realizzato Yeni șafak solarken perché credo che la follia sia solo un altro costrutto sociale. Questo film parla di come possiamo sfuggire da questo costrutto; e io penso che il cinema sia proprio un modo per riuscire a farlo.