titolo originale:
Nel combattimento balla
regia di:
cast:
Semsudin Gegic, Jasmina Gegic, Emina Gegic, Vanesa Gregorc, Nadia Gisella Di Muzio
sceneggiatura:
fotografia:
Elvir Halilovic
montaggio:
Daniele Nozzi, Elvir Halilovic
musica:
Asim Horozic, Claudia Riboni, Consuelo Varetti, Ethno Music, Nathan Moore
produttore:
Antonio Sammarco
produzione:
paese:
Italia
anno:
2021
durata:
30'
formato:
colore
status:
Pronto (26/10/2021)
A Sarajevo il regista Šemsudin Gegić ha ricevuto una diagnosi medica nefasta: ha un cancro al polmone e gli rimangono pochi mesi di vita. Sua figlia Emina, drammaturga, si è trasferita a Milano da alcuni anni. Gli consiglia di ricevere un secondo parere medico presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.
Šemsudin Gegić accetta. A Milano i medici studiano il suo caso e arrivano a una soluzione diversa. Inizia così per Šemsudin una nuova esistenza. Non è solo in Italia, ha tanti amici che lo sostengono da vicino e ha il personale medico che ha preso in carico il suo caso. Ce la farà Šemsudin a trasferirsi a Milano, lontano dalla sua patria?
NOTE DI REGIA:
Potrei definire Nel combattimento balla un film sull’autopsia della mia anima, un’autopsia però senza anestesia. La telecamera è un ago che si è infilato, sprofondando nelle viscere della mia esistenza. Come avviene nella biopsia medica, è contrassegnata da tre marcatori. Il primo marker sono i medici, il secondo è la famiglia, il terzo è la mia arte, i miei amici e i miei colleghi.
Luigi Pirandello ha scritto che quando qualcuno incontrerà i suoi personaggi, incontrerà lui.
Finora sono stato conosciuto come regista, grazie ai miei personaggi teatrali e ai miei documentari. Ora con questo film autobiografico posso dire di aver incontrato non i miei personaggi ma me stesso. Mi sono interrogato più volte. Avviene spesso quando ci si ammala. Posso dire ora, utilizzando i versi del poeta Rumi, che il mio sangue danza in modo creativo e combatte per salvare la mia vita.