Quel che conta è il pensiero (opera prima)

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Quel che conta è il pensiero

Quel che conta è il pensiero

titolo originale:

Quel che conta è il pensiero

titolo internazionale:

The Thought that Counts

sceneggiatura:

fotografia:

montaggio:

musica:

Equ, Corner in Bloom, Lineamaginot

produttore:

paese:

Italia

anno:

2020

durata:

88'

formato:

colore

premi e festival:

  • Festival del Cinema di Porretta Terme 2020
  • Italia Film FEDIC/Mostra del Cinema di Montecatini 2021
  • CineOff - Festival di Cinema Indipendente 2021: Menzione Speciale
  • Sedicicorto International Film Festival 2021: Premio "Registi del Futuro"

Giovanni e Michele sono alla ricerca del terzo coinquilino per il proprio appartamento da studenti. Giovanni, anziché preparare gli esami di Medicina, lavora alla messa in scena del proprio spettacolo amatoriale “La Lavanderia di Freud”; mentre Michele, fuoricorso ottimista, rimbalza di festa in festa e di ragazza in ragazza. Complice la diffidenza di Giovanni, la ricerca del nuovo coinquilino sembra aver poco successo – finché un giorno, senza preavviso, Asia si presenta alla porta. Tra esami rimandati, discussioni ambiziose, incurabili malinconie e troppi caffè, Giovanni, Asia e Michele incedono verso un futuro incerto nelle file di una generazione perennemente in crisi, in attesa di uno slancio che sembra sfociare sempre in autoironia.

Note Di Regia:
La scrittura di “Quel che conta è il pensiero” è iniziata durante gli anni dell’università in un pomeriggio di settembre. Avevo ventidue anni e, tra una lezione e un esame, passavo il tempo libero a scrivere nella mia stanza e ai tavolini dei bar. Cinque anni e cinque cortometraggi dopo, mi sono reso conto che, alla fine, non ero cambiato più di tanto rispetto a quando avevo scritto le prime parole della sceneggiatura. E non era cambiato tanto nemmeno il personaggio di Giovanni: era solo invecchiato di qualche anno, si era sentito inadeguato e aveva pensato insieme a me, pagina dopo pagina, respirando qualche grammo di quella polvere sottile che, per evitare di parlare di età, comunemente chiamiamo “maturità” e che io misuro, come il tronco di un albero, contando gli anelli della malinconia.
In questo film ho messo tutto: le idee, le domande senza risposta, i caffè, il cinema, gli amori persi e mancati, le nostalgie, le delusioni e tanta autoironia.
“Quel che conta è il pensiero” è nato nel 2020, pesa 88 minuti, ed è figlio di tutti noi che pensiamo che si possa (debba) fare cinema in un altro modo. A proprio modo.