titolo originale:
Colori della tempesta
regia di:
cast:
Simone Liberati, Antonio Di Matteo, Lia Greco, Victor Carlo Vitale, Massimo Bitossi, Giulio Neglia, Emanuele Ciocca, Antonio Balbi, Federico Marignetti
sceneggiatura:
fotografia:
scenografia:
costumi:
musica:
produttore:
produzione:
Qualityfilm, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Marche Film Commission
paese:
Italia
anno:
2025
durata:
106'
formato:
colore
status:
Pronto (10/03/2025)
premi e festival:
Chi sono i “Monument men” italiani, quelli che hanno salvato le opere d’arte durante la Seconda guerra mondiale? A dispetto dell’immenso patrimonio sono pochi, in gran parte giovani. Il più rappresentativo è Pasquale Rotondi, un eroe oggi quasi sconosciuto che salvò circa 10.000 opere, tra cui La Tempesta, enigmatica opera del Giorgione, e La Cena di Emmaus di Caravaggio dai bombardamenti e dalle razzìe tedesche. Operazione Salvataggio, organizzata dal Ministro dell’Educazione Bottai nel 1939, affida al giovane soprintendente delle Marche l’incarico di nascondere nel Montefeltro durante la Seconda guerra mondiale tutte le opere d’arte più importanti. Dopo aver setacciato il territorio, Pasquale Rotondi individua nella Rocca di Sassocorvaro e nel Palazzo dei Principi di Carpegna i nascondigli ideali. Talmente perfetti che in quei forzieri arrivano i tesori marchigiani, ma anche quelli di Venezia, di Milano, di Roma per essere protetti dai bombardamenti.
Dopo l’8 settembre 1943 il ministero non esiste più: verrà trasferito al nord, sotto la Repubblica Sociale, mentre Bottai sarà ricercato dai tedeschi per essere giustiziato. Il famigerato Kunstschutz, un reparto comandato dalle SS, ha l’incarico di trafugare anche in Italia le opere richieste da Hitler e da Göring. Pasquale rotondi si ritrova solo, senza mezzi e senza autorità per difendere le opere dalle razzìe tedesche. Gli unici ad aiutarlo sono sua moglie Zea e l’autista Augusto, più qualche custode e carabiniere, a presidiare il più grande concentramento di opere d’arte mai accumulato in secoli di storia.
NOTE DI REGIA:
Il film, pur raccontando eventi accaduti oltre ottant’anni fa, riesce a mantenere una forte attualità, rivolgendosi in particolare ai giovani e spingendoli a riflettere su cosa farebbero in una situazione simile. La narrazione è scandita da un ritmo incalzante, che trasmette la sensazione di un tempo limitato per prendere decisioni, quasi come un conto alla rovescia verso un possibile disastro. Un metronomo invisibile sembra scandire le azioni dei personaggi, in particolare di Rotondi, costretto a escogitare mille precauzioni per affrontare i pericoli e compiere le scelte giuste.
Il montaggio parallelo crea una sorta di “imbuto emotivo”, che fa convergere le tensioni accumulate nella storia, amplificando il coinvolgimento dello spettatore. tutto il film, adotta un linguaggio visivo moderno, con una messinscena dinamica e “sporca”, caratterizzata da un ampio uso della macchina a mano e dalla riduzione delle inquadrature statiche e descrittive. I dialoghi e le situazioni sono girati come se stessero accadendo nel presente, per rafforzare la vicinanza con il pubblico contemporaneo.
La colonna sonora di Anzovino e la struttura narrativa alternata contribuiscono a dare al film un ritmo da thriller, rendendolo ancora più immersivo. Il cast offre una recitazione improntata al realismo, evitando ogni eccesso di teatralità.