titolo originale:
Oltre le rive
titolo internazionale:
Beyond the river banks
regia di:
cast:
Steven Borsoi, Valentina Fedele, Emanuele Dal Molin, Sergio De Lorenzi, Giovanni Mazzucco, Franca Maschio, Luciano e Bertilla Moccia, Salvatore Palermo, Ines Savio, Livio Larcher, Davide Pegoraro, Laura Cason, Roberto Dagli Orti, Giancarlo Zanardo, Daniele O. Brancaleoni, Arnaldo Bettin (Pistacchio), Moreno Vidotto
fotografia:
montaggio:
produttore:
produzione:
paese:
Italia
anno:
2021
durata:
75'
formato:
colore
status:
Pronto (01/11/2021)
premi e festival:
Oltre le rive è un film corale. Un affresco con personaggi in primo piano e sullo sfondo che abitano, vivono o frequentano il territorio lungo il fiume Piave.
Una coppia di giovani pastori - Valentina e Emanuele - guida un gregge con più di mille capi, sempre in movimento seguendo il ritmo immutabile delle stagioni e le regole ferree della transumanza, che seguiamo fino alla nascita del loro primogenito.
Sono passati più di cinquant’anni da quando nel ’69 Giampietro e Franca Maschio hanno aperto il primo Sex Shop d’Italia. Giampietro è mancato da qualche anno e Franca ora vive nel suo culto. Fervente cattolica, tiene un altarino in salotto, si prende cura del pollaio di casa, segue in prima persona il negozio. Si considera una benemerita per aver aiutato molte persone a soddisfare i propri desideri erotici altrimenti repressi.
In qualche modo le loro vicende fanno da contrappunto alla prepotente storia che il fiume impone con il suo passato. Il Piave infatti è ben conosciuto per essere stato il fronte di resistenza finale e vittorioso contro l’esercito austroungarico nella Prima guerra mondiale. Mito e memoria che si rinnovano e - come si sa - spesso assumono i toni della farsa. Il comandante Zanardo, ricostruisce aerei da combattimento e organizza eventi commemorativi; Davide, un giovane recuperante che con la sua famiglia è l’unico abitante del Monte Grappa, scrive libri sulla guerra e accompagna gruppi di anziani sui luoghi di sanguinose battaglie; la fanfara dei Bersaglieri si esercita lungo il corso del fiume.
Anche un altro evento ha segnato profondamente la storia del fiume, è la grande frana caduta nel bacino della diga del Vajont che, creando un’onda gigantesca, si è riversata sul suo corso seminando distruzione e morte. I cugini Sergio e Giovanni sono dei sopravvissuti al disastro e vivono in una new town costruita appositamente per gli sfollati. Spesso ritornano sui luoghi della loro infanzia prima del disastro.
Sullo sfondo e nel ciclo costante delle stagioni si muovono altri personaggi come il misterioso violinista che compare a bordo di una barca, il vecchio pescatore di fiume che lamenta la penuria di pesce, gli anziani clienti dell’Albergo Trieste - una struttura dove il tempo sembra essersi fermato agli anni ’60. Il film è costellato di luoghi simbolici e di piccoli e grandi avvenimenti: le dighe e le sorgenti, il turismo di massa, le piccole spiagge dove i bagnanti si rifugiano dalla calura estiva, il Giro d’Italia con la sua effimera processione. E l’alluvione che tutti coinvolge, seconda solo a quella del ’66, che ha sommerso centinaia di abitazioni, inclusa la casetta lungo il Piave dove viveva Goffredo Parise e in cui scrisse i Sillabari.