titolo originale:
La seconda vita
titolo internazionale:
Her second chance
regia di:
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
scenografia:
Ilenia Burtoli
costumi:
produttore:
produzione:
Articolture, Rai Cinema, con il sostegno di Emilia-Romagna Film Commission
vendite estere:
paese:
Italia
anno:
2023
durata:
90'
formato:
colore
status:
In postproduzione (15/10/2022)
A 33 anni, Anna ha già scontato 15 anni di carcere per l'omicidio della sua gemella. Quando è successo, era appena maggiorenne: ha scontato la propria pena, ma il giudizio vive al di là del verdetto, sia nei suoi occhi che in quelli della gente. Non riesce nemmeno a trovare la forza di incontrare di nuovo sua madre, nonostante il percorso di giustizia riparativa che sta portando avanti da anni insieme ai mediatori penali.
È così che scappa in una piccola città toscana, dove trova lavoro come bibliotecaria. Il direttore che l'ha assunta è fin troppo gentile con lei: ha intuito che è gravata da un passato scomodo e cerca di manipolarla, promettendole di mantenere il segreto. Almeno fino a quando Anna non incontra Antonio, un uomo timido e introverso, che in qualche modo è riuscito a instaurare con lei un rapporto puro, per quanto impacciato. Marco, invece, è tutt'altro che puro e alla fine rivelerà il segreto di Anna ad Antonio e a tutta la comunità. In un attimo, il passato di Anna ritorna, ma questa volta la donna troverà la forza di affrontarlo e di aprire la strada alla sua seconda vita.
NOTE DI REGIA:
Ho sviluppato il personaggio di Anna dopo aver tenuto corsi di cinema in carcere e dopo aver appreso come il processo di reinserimento sociale di una donna possa essere ancora più complesso di quello maschile, oltre che meno frequente ed esplorato.
Anna ha vissuto nel rimorso dal giorno in cui ha ucciso sua sorella. Anche se sta affrontando un nuovo capitolo della vita, continua a sentirsi inadeguata come in passato: una sensazione che tutti abbiamo sperimentato, prima o poi. Alcuni dettagli del paesaggio in cui il film sarà girato saranno metaforici: macrosculture di uomini e donne emergono dalla terra di un piccolo borgo sulle colline toscane, giganti solitari che ricordano la solitudine dei protagonisti. Il paese accoglie e respinge le loro emozioni sopite che si stanno risvegliando, preparandoli a una rinascita: immagino La Seconda Vita come una catarsi per ognuno di noi.