titolo originale:
n-EGO
regia di:
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
costumi:
produttore:
produzione:
Nightswim, Tessalit Productions, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Regione Lazio
paese:
Italia/Francia
anno:
2024
durata:
82'
formato:
colore
status:
Pronto (24/06/2024)
premi e festival:
“n-Ego” è una intensa e libera esplorazione della condizione umana, un viaggio attraverso le strade, dove la regista affronta una profonda crisi creativa ed esistenziale. In cerca di autenticità, si immerge in luoghi diversi, incontra personaggi che con le loro storie rispecchiano le sue paure e i suoi desideri.
Ogni incontro diventa un riflesso dei suoi demoni interiori, trasformando le vite di questi individui in tessere di un mosaico emotivo. La regista, travestita da manichino de Chirichiano con il volto coperto da una calza e una cartuccera di sonniferi sul petto, è un personaggio segnato, graffiato, ma che conserva ancora lo spirito incosciente della fanciullezza.
Attraverso immagini evocative, un montaggio audace, e a un ritmo drammatico e divertente, “n-Ego” trascende la realtà, invitando lo spettatore a riflettere sulla propria esistenza, nel labirinto che è il caos della vita Adulta.
NOTE DI REGIA:
Per “n-Ego”, il mio secondo film (a differenza del primo “N-Capace” dove ho trattato Adolescenti e Anziani) ho focalizzato l’attenzione sul mondo degli Adulti.
Ci sono voluti diversi step e mesi per costruire il cast. Passavo ore nei quartieri dove poi avrei girato il film, in cerca di esseri umani che mi colpissero d’istinto. È stato un lavoro estenuante ma anche molto interessante. A questi incontri sono seguite molte sessioni di provini, prima della scelta definitiva.
I luoghi, sempre diversi, fanno parte del mio vissuto.
Le persone scelte per strada le ho coinvolte in performance, mie visioni, nate dalle frequentazioni dei quartieri e dai personaggi che incontravo e con cui parlavo. Devo a Marco Tecce (con cui collaboro da sempre) il complesso montaggio del film, anche per l’enorme quantità di materiale girato e per l’ottima scelta delle musiche. Il personaggio della Regista incasinata che si muove tra problemi esistenziali personali e professionali e che si strugge nella scrittura, e nonostante i tentativi, non ce la farà a portare a termine il suo compito. Devo ringraziare per i camei gli attori fantastici che raccontano di esperienze della mia vita e dei miei demoni.
Per il costume della Regista, grazie alla collaborazione con Alessandro Lai, mi sono ispirata ai manichini di Giorgio de Chirico.
Volevo cancellare l’espressione, renderlo universale, senza tempo, un personaggio segnato, graffiato, ma che conserva ancora lo spirito incosciente della fanciullezza.