titolo originale:
Dove vanno i vecchi dèi che il mondo ignora?
titolo internazionale:
Where do the old ignored gods go?
regia di:
cast:
Mauro Mazzone
sceneggiatura:
fotografia:
Giuseppe Spina, Giulia Mazzone, Naomi Morello, Giuseppe Vaiuso, Federico Epifanio, Stefano Pannucci
montaggio:
produzione:
paese:
Italia
anno:
2022
durata:
67'
formato:
colore
status:
Pronto (18/08/2022)
premi e festival:
Nel 1835 uno scrittore francese tenta la scalata dell’Etna con un gruppo di uomini, due muli e una bottiglia di rum. Attraversiamo le tre regioni del vulcano che dividono in parti il film: la regione inferiore, la regione del fuoco, la regione deserta. Ognuna di esse porta con sé tracce enigmatiche di miti ignoti. Nuovi potenti occhi interrogano il vulcano, osservano ogni suo movimento, bramano di penetrare i suoi segreti, e si trovano di fronte agli strati più remoti della materia, alle profondità dello sguardo tecnologico.
NOTE DI REGIA:
L’Etna è una zona di metamorfosi la cui potenza stratifica ogni cosa. È un luogo carico di letteratura millenaria, di immaginari mitici, che seguitano a sopravvivere sotto forme incessantemente differenti. L’Etna è un grande organismo in cui la materia attraversa la materia, che impedisce l’assolutizzazione e l’affermarsi di ogni tipo di identità. Il vulcano crea e cancella.
A sostegno del carico di documentazione scientifica e di immaginario, abbiamo deciso di seguire due linee direttrici. Entrambe convivono nel film incrociandosi e annullandosi, vicendevolmente. Da una parte un’esperienza fisica, il tentativo dell’ascesa al vulcano, lungo la sua pelle, la sua superficie, fino ai crateri sommitali. Dall’altra una discesa, un percorso che tenta di penetrare i segreti della materia, sprofondando dentro il suo corpo, interrogando il vulcano attraverso la scienza e lo sguardo tecnologico, nell’invisibile, dunque fuori dall’occhio umano.
Ci ritroviamo così di fronte a spazi enigmatici. Tutto entra in relazione con forze archetipiche e mitiche, sovrumane, attraverso nuovi e antichi rapporti simbolici. Si resta visivamente incollati alla materia del vulcano, e lo stesso disegno sonoro mescola presa diretta e voice-over a elaborazioni di frequenze generate da sismogrammi e da vibrazioni di rocce basaltiche.
La letteratura riguardante l’Etna è sterminata, tanti sono i viaggiatori che hanno affrontato il vulcano, tanti gli scienziati che nei secoli hanno cercato di interrogarlo. E spesso scrittori e scienziati hanno incrociato le loro esperienze. Partendo dal diario di viaggio del giovane Alexandre Dumas (padre) abbiamo fatto riferimento alla mitologia greca, a Ovidio, l’Appendix Vergiliana, Colombano di Bobbio, Lazzaro Spallanzani, Carlo Gemmellaro, Haroun Tazieff, Chris Marker, e Cesare Pavese il cui passo tratto dai Dialoghi con Leucò è per noi un punto di riferimento e dà il titolo al film.
Dove vanno i vecchi dèi che il mondo ignora? Non vediamo il gruppo di uomini scalare i crateri sommitali, né vediamo il vecchio scienziato. Non vediamo mai l’intero corpo del vulcano, e l’eterna questione del titolo non ha una risposta.