La Ricerca

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La Ricerca

La Ricerca

titolo originale:

La Ricerca

titolo internazionale:

The Quest

sceneggiatura:

musica:

Nicolás Jaar

produttore:

Giuseppe Petruzzellis, Alessandro Carroli, Liza Faktor, Andrea Arena, Lisa Fierro

produzione:

Aplysia, Eie Film, Vessel, Lisa Fierro, con il sostegno di Lombardia Film Commission

paese:

Italia / USA

anno:

2022

durata:

63'

formato:

colore

uscito il:

20/04/2022

premi e festival:

Da quasi 60 anni l'artista veneto Luigi Lineri lavora incessantemente ad una gigantesca installazione. Una mastodontica collezione di sassi, decine di migliaia, accuratamente ordinate e catalogate. Queste misteriose pietre, raccolte tra il greto del fiume Adige e le montagne della Lessinia, sono lo strumento con cui Luigi traduce in poesia una profonda riflessione sul cammino umano. Un viaggio nel tempo tra arte, mito, progresso tecnologico ed ecologia, dai primi strumenti in selce alla scultura come forma di espressione simbolica. "La Ricerca" è un’ode alle fatiche umane, una parabola primordiale e attualissima, dalla preistoria ad un futuro ancora da scrivere. Un'indagine visionaria, che per Luigi Lineri è missione di vita.

Note di regia

Lo sviluppo di questo film nasce dalla meraviglia e dalla lunga serie di domande scaturite dal primo incontro con Luigi Lieri e la sua opera, nel 2015.
Il capolavoro di Luigi è un incredibile strumento per investigare temi universali. “La Ricerca” materializza nei sassi un vasto corpus di ricerche antropologiche, filosofiche e politiche, toccando argomenti estremamente attuali ed urgenti, come ad esempio il conflittuale rapporto tra umani ed ecosistema. A partire da questi elementi, il film si sviluppa ibridando il genere documentario con il cinema di sperimentazione. Materiali d’archivio ricontestualizzati in modo evocativo e simbolico, sostenuti dalla colonna sonora originale composta da Nicolás Jaar, alimentano il dialogo tra Luigi, l’autore e il pubblico. “La Ricerca” ha a che fare con la ricostruzione di una memoria perduta, quella di una comune infanzia preistorica. Un atto di empowerment che guarda alla speranza di un futuro più consapevole.
Il film è anche la traccia di un’opera e di un percorso artistico che rischiano di estinguersi con il loro anziano autore, oggi ottantacinquenne. Per quanto mastodontica, l’installazione di Luigi Lineri è anche estremamente fragile, fisicamente non accessibile al pubblico, e ad oggi non è iscritta in alcun programma di conservazione.