Il cercatore d'infinito

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Il cercatore d'infinito

Il cercatore d'infinito

titolo originale:

Il cercatore d'infinito

cast:

Armando Aste

fotografia:

montaggio:

musica:

Tommaso Ermolli

paese:

Italia / Inghilterra

anno:

2020

durata:

52'

formato:

colore

status:

Pronto (16/11/2020)

Documentario dedicato alla mitica figura di Armando Aste, grandissimo scalatore, poeta della montagna, uomo di pensiero e di anima che ha fatto dell'alpinismo un’occasione preziosa di riflessione umana ed etica, ponendosi come esempio per le nuove generazioni.

Note di regia

La rilevanza del protagonista del nostro documentario, l’alpinista Armando Aste, è riconosciuta al di là del mondo della montagna perché coniuga avventura e impegno sociale. Le gesta dello scalatore passano in secondo piano e al centro della storia c’é l’uomo, la sua fede e il suo territorio. L’arrampicata diviene metafora dell’esistenza e le montagne assumono i tratti di una geografia degli affetti. Ma la narrazione esula da toni commemorativi, si fa viaggio e ricerca. In questo modo si esce dallo schema narrativo classico del film di montagna sull’avventura alpinistica, facendo un’opera non solo di ascensione, ma soprattutto di scavo. Una ricerca che non fa l’agiografia dell’atleta, ma lo mostra a tutto tondo, cercando di cogliere nel profondo non tanto l’aspetto pubblico più conosciuto, quanto la parabola della sua vita intima e personale.
Il punto di vista è quello degli autori, che con la loro presenza discreta, si spostano nei luoghi che hanno formato Armando, instaurano un dialogo con i pensieri contenuti nei suoi libri di memoria, e pongono domande ai testimoni del suo tempo e soprattutto a sé stessi. Si apre così una riflessione sull’uomo e i suoi valori etici e morali. Questa è anche la peculiarità della sceneggiatura; basata su uno studio approfondito dei materiali d’archivio ma anche sulla conoscenza diretta con il protagonista. Per questo il progetto ha suscitato da subito l’interesse degli storici dell’alpinismo, degli Accademici del C.A.I e soprattutto degli organizzatori del Trento Film Festival, che già hanno premiato gli autori per il loro film del 2017, riconoscendo loro una ricerca ed una sperimentazione nel linguaggio narrativo.