Colpevole - La mia morte è la tua (opera seconda)

titolo originale:

Colpevole - La mia morte è la tua

titolo internazionale:

Guilty - My death is your death

sceneggiatura:

fotografia:

scenografia:

Gianni Crobe

costumi:

Roberta Serra Corda, Stefania Grilli, Roberta Serra Corda,

musica:

Rino Amato

produttore:

produzione:

paese:

Italia

anno:

2023

durata:

110'

formato:

colore

aspect ratio:

2.35:1

status:

In postproduzione (28/10/2022)

In una clinica a lunga degenza, Isabella si sveglia da un coma profondo.
Due anni dopo, la donna entra in un piccolo Commissariato e, con assoluta determinazione, sequestra tre persone minacciandole con delle cinture esplosive comandate da un dispositivo a cessazione di pressione. Se le accadesse qualcosa si allenterebbe la spinta sul dispositivo uccidendo sul colpo i suoi ostaggi: l’Ispettore Capo Carmine Lamberti, l’ispettore Antonio Tardio e James Zambelli, ex Comandante di quello stesso ufficio.
Il Commissario Elisa Frangipane, con i suoi uomini, cerca di gestire la situazione a stretto contatto telefonico. Isabella esplicita e registra le motivazione del suo gesto.
Riesce a provare al di là di ogni dubbio che Tardio e Lamberti sono i reali colpevoli di una rapina finita in tragedia per la quale è stato ingiustamente accusato suo figlio Danilo. Zambelli non era coinvolto, ma conoscendo l’immoralità e la dissolutezza dei suoi uomini è colpevole di non averli mai smascherati. Lei, in coma a seguito di un incidente in cui ha perso la vita la compagna di Danilo, non ha potuto testimoniare a favore del figlio, il quale si è tolto la vita in carcere.
La richiesta di Isabella, disposta anche a morire per ottenere giustizia, è quella che vengano rivalutate attraverso tutti i media, l’immagine e la dignità del figlio.
Trascina gli ostaggi sulla cima della montagna dove ha sparso le ceneri di Danilo, promettendo di rilasciarli solo quando avrà la certezza della diffusione della notizia. Li incatena ad un grosso albero e converte il detonatore da “cessazione di pressione” a “timer”. Se entro le ore 18:00 del giorno dopo non avrà ottenuto giustizia, le bombe esploderanno.
Abbandona i tre uomini in balia della notte, degli animali selvaggi e dei sensi di colpa, per tornare in città dove obbliga un giornalista ad ascoltare le confessioni dei colpevoli registrate durante la giornata.
Lascia a lui la coscienza di diffondere quella verità o, in caso contrario, il fardello della morte dei tre poliziotti.
La mattina successiva Isabella, con un malinconico sorriso, legge la notizia che restituisce la dignità a Danilo, cosciente che non potrà mai riabbracciarlo, ma felice di avere liberato la sua anima.