La chiocciola

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Trailer

titolo originale:

La chiocciola

sceneggiatura:

fotografia:

scenografia:

costumi:

produzione:

paese:

Italia

anno:

2023

durata:

110'

formato:

colore

aspect ratio:

2.39:1

uscito il:

06/12/2023

Vittoria è una ragazza di quindici anni, “hikikomori”, un termine giapponese che indica le persone che hanno deciso di “stare in disparte”. Vittoria vive rinchiusa nella sua cameretta da 33 giorni, ha interrotto le relazioni con il mondo esterno e anche con sua madre Stefania, imprenditrice di successo nel mondo della moda.
Vittoria non ha amicizie vere, profonde. L’assenza di confronto con sua madre e con suo padre e un atti di bullismo a scuola sono le cause della sua condizione di Hikikomori.
L’unica persona di cui Vittoria si fida è suo nonno Francesco, botanico e ricercatore da sempre impegnato nella difesa della biodiversità e quindi in controtendenza con l'agricoltura intensiva praticata in vaste zone del territorio.
Vive isolato da tempo in un paesino del Cilento, Cuccaro Vetere. Francesco ha trascorso molto tempo insieme alle tribù dei Nativi Americani apprendendo da loro le tecniche della permacultura e della conservazione dei semi.
Lo scopo di Francesco è quello di mantenere vivo l'amore con sua nipote e di recuperare quello con sua figlia Stefania.
Tutti i personaggi dovranno fare i conti con il loro passato e con il loro presente.

NOTE DI REGIA:
Leggendo di recente alcuni articoli – sottolinea il regista Roberto Gasparro - mi ha incuriosito la definizione della nostra società come 'liquida', in cui, secondo il sociologo Bauman, “i legami sociali tra gli individui sembrano divenire sempre più inconsistenti e fragili, facendoli vivere in una dimensione di continua incertezza, dal punto di vista affettivo e lavorativo. La paura della società, sempre più narcisista, basata sull’ideale della vergogna, dove l’esposizione del corpo è richiesta, dove occorre saperci fare, sapersi presentare, dove è fondamentale non vergognarsi. Una società, quella attuale, liquida, che non tollera la goffaggine o una certa sensazione di bruttezza, che va sempre più veloce e che non aspetta nessuno.” E' in questa società che vivono i nostri ragazzi. Gli hikikomori sono i nostri figli che non hanno retto alle pressioni della società. A loro dedico il mio film.