titolo originale:
Diva Futura
regia di:
sceneggiatura:
Giulia Louise Steigerwalt, dal libro di Debora Attanasio "Non dite alla mamma che faccio la segretaria"
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
musica:
produttore:
produzione:
distribuzione:
vendite estere:
paese:
Italia
anno:
2024
durata:
120'
formato:
colore
status:
Pronto (23/07/2024)
premi e festival:
Italia, anni '80/'90. Riccardo Schicchi, con la sua agenzia Diva Futura, rivoluziona la cultura di massa trasformando l'utopia hippie dell'amore libero in un nuovo fenomeno: il porno. Sotto la sua guida, "ragazze della porta accanto" come Ilona Staller, Moana Pozzi, Eva Henger e molte altre diventano all'improvviso dive di fama mondiale nel mondo del porno ed entrano nelle case degli italiani grazie al boom delle televisioni private e dei videoregistratori in VHS. Viene coniata l'espressione "pornostar", segnando l'inizio di una nuova era.
L'impatto mediatico è travolgente fino a portare all'elezione in Parlamento di Ilona Staller, detta "Cicciolina", alla nascita del Partito dell'Amore e alla candidatura di Moana Pozzi a sindaco di Roma. È attraverso lo sguardo di Debora, giovane segretaria dell'agenzia con un mutuo sulle spalle, che viene raccontata l'avventura di questa grande "famiglia", dove esplodono gelosie, tormenti e contraddizioni fino a perdere il controllo sull'industria stessa della pornografia.
Tutto questo è accaduto perché esisteva un desiderio tanto nascosto quanto grande: quello di tutti.
NOTE DI REGIA:
Un ritratto imparziale, il racconto della parabola tragica di un gruppo di personaggi che, se per certi versi si sono battuti per la libertà, paradossalmente hanno poi contribuito con il loro lavoro a normalizzare qualcosa che va contro la libertà della donna stessa, ovvero la mercificazione del corpo femminile. ll racconto, in questo senso, di una grande contraddizione.