titolo originale:
Sei sicuro che la ami?
titolo internazionale:
Are you sure you love her?
regia di:
cast:
Tullio Sorrentino, Fulvia Patrizia Olivieri, Priscilla Stheinhaus, Giulio Anese, Anna Sollinger, Riccardo Rocci
sceneggiatura:
fotografia:
Cristian Graziano
montaggio:
musica:
Giovanni Varrica
produzione:
paese:
Italia
anno:
2022
durata:
44'
formato:
4K - colore
status:
Pronto (26/06/2023)
premi e festival:
Claudia, irreprensibile mamma che si divide tra lavoro e famiglia, sorridente, bel viso.
Sposata con Enzo, uomo problematico, orfano dalla nascita. Ha precedenti di droga. Il loro bimbo si chiama Matteo, otto anni, intelligente; Enzo non lo ha mai accettato. Franca, la mamma di Claudia, ha accolto Enzo in famiglia come un figlio, Il Padre invece, non lo gradisce. Enzo ultimamente ha picchiato Claudia, al punto da mandarla in ospedale. Un ispettore di polizia l’ha convinta a denunciare. Purtroppo, le conseguenze di quella serata sono state tragiche.
NOTE DI REGIA:
“Sei sicuro che la ami” racconta una schiacciante realtà, quella che molte donne sono costrette a vivere; la realtà dei fatti che purtroppo accadono in determinate situazioni familiari, quando lei per un amore malato, arriva ad un epilogo tragico.
Ho cercato di portare in audiovisivo i fatti con estrema schiettezza, anche in modo crudo; la mia intenzione era quella di mettere a disagio lo spettatore, mettendo in evidenza la difficoltà che vivono gli affetti più vicini alla vittima.
Queste situazioni si leggono sui giornali o nelle notizie dei tg quando l’ennesima donna viene uccisa dalle mani dell’uomo che dice di amarla. Una volta appresa la terribile notizie in pochi si fermano a riflettere sull’accaduto. Sembra quasi che ci si stia abituando anche ai più efferati delitti.
Mi sono addentrato in questa che ormai è una piaga sociale dopo aver appreso dai notiziari dell’uccisione di 5 donne in un solo week end. I femminicidi: era il luglio del 2015 quando decisi di dedicare il mio impegno a parlare di questo fenomeno in preoccupante ascesa.
Ho deciso così di raccontare questa storia attraverso una sequenza di immagini e suoni che potesse scuotere l’anima delle persone.
“Sei sicuro che la ami?” è il mio piccolo e personale appello affinché le donne siano lasciate meno sole e che cerchino di reagire prontamente anche al più piccolo dei campanelli di allarme. Il cinema non offre mai soluzioni, ma può dare validi strumenti di riflessione. Il cinema può essere usato come una lente di ingrandimento per cercare di comprendere tutti gli aspetti di un fenomeno e, se possibile, evitare che lo stesso si trasformi in tragedia.