titolo originale:
La perfezione
regia di:
cast:
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
musica:
produzione:
distribuzione:
paese:
Italia
anno:
2024
durata:
101'
formato:
colore
uscito il:
13/02/2024
Camilla Costa è una giovane donna in carriera, dedita solo al lavoro e che disprezza qualsiasi forma di sentimento, a causa di brutti rapporti con i genitori ormai scomparsi.
Sotto Natale le viene offerta l’opportunità di partecipare ad un grosso investimento che la affiancherebbe ai suoi capi, ma ha bisogno di centomila euro da poter investire.
Decide allora di ùvendere la casa di famiglia in Puglia.
Camilla si reca al paese natio per verificare le condizioni della casa, ma una volta lì scopre che è abitata abusivamente da Gabriele Pedersoli, un giovane avvocato sparito dalla circolazione un anno prima.
I due cominciano così una convivenza forzata, che porterà Camilla a riscoprire lentamente la bellezza delle piccole cose e l’importanza dei sentimenti.
NOTE DI REGIA:
Cos’è la perfezione del titolo ? Nella trama del nostro film è materialmente una canzone che Gabriele scrive a Camilla guardandola dormire. Lei è la sua perfezione. Metaforicamente è quello stato di grazia che va oltre la felicità, in cui sentiamo che, pur con il bene ed il male della vita di ognuno di noi, le nostre giornate hanno raggiunto il grado massimo di perfezione.
Le commedie che preferisco sono quelle che piazzano persone dalla vita ordinaria e banale in situazioni per loro straordinarie e inconsuete. In film come l’americano Scappo dalla città o il nostrano Il bisbetico domato si ride perché uno o tutti i protagonisti vengono calati in contesti a loro estranei che li porteranno anche a ridefinire le priorità della loro vita.
Raccontando le vicende di Camilla Costa volevo fare questo: far vedere come una ragazza che vive in una grande città e che pensa solo al lavoro possa dare nuova linfa alla sua vita tornando per Natale nel suo paese natio.
Lei è una sorta di Scrooge moderno. Odia il Natale, i sentimenti, le persone. Sa pensare solo a sé stessa e al guadagno. Ma quando incontrerà Gabriele Pedersoli, lo scontro delle loro personalità li cambierà entrambi per sempre.
È una storia d’amore? Si, ma non solo. È la riscoperta della semplice bellezza delle piccole cose, di come può essere più appagante una passeggiata al chiaro di luna con la persona giusta rispetto a una gratifica sul lavoro. Il ritorno di sentimenti sopiti, anche famigliari, che può far capire come ci si possa stupire ancora di ciò che ci circonda ogni giorno, anche le cose apparentemente più innocue o scontate.
Non potevo raccontare adeguatamente tutto questo senza la giusta attrice. Avevo bisogno di una persona che sapesse interpretare con naturalezza e in modo realistico tutte le sfaccettature della mia Camilla Costa. È un personaggio che passa da un cinismo estremo a momenti di grande fragilità e tenerezza, e nel suo percorso di grande cambiamento nel film la vediamo comica, buffa, cattiva, spietata, dolce, innamorata, triste, felice.
Lo spettro intero delle emozioni umane in una commedia che alterna velocemente comicità e dramma.
Martina Maria Monti è stata la giusta scelta. Capace di una espressività mimica e vocale incredibile e di suggerire anche solo con i movimenti degli occhi o del corpo le mutazioni di quella che adesso è anche la sua Camilla.
Vederla recitare in questo ruolo ha rappresentato per me una delizia e uno stupore al tempo stesso. Sapevo già che fosse indicata per la parte ma la sua bravura ha superato anche le mie più rosee aspettative.
Io, dal canto mio, mi sono calato nei panni di Gabriele Pedersoli, cercando di assecondare la sua verve e di fare in modo che le nostre recitazioni fossero tarate sulla stessa lunghezza d’onda. Penso che siamo riusciti a rendere comici e teneri al tempo stesso i nostri duetti, nel modo più naturale e affiatato possibile. Non mi sono mai reputato un grande attore, ma so che quando ho la persona giusta al mio fianco riesco a rendere di più, fosse anche solo per la presunzione di non voler svanire al cospetto della mia collega.
Chi siamo quando ci cuciamo addosso un abito diverso dalla nostra personalità più vera ? È quello che Camilla ha fatto nella maggior parte della sua vita adulta, discostandosi da un rapporto burrascoso con i genitori e seppellendo le emozioni per evitare di soffrire ancora. Anche questo è quindi nella nostra storia, una storia raccontata spero con la giusta delicatezza, con tanta comicità, ma senza rinunciare ad un pizzico di amarezza.
Ridere fa benissimo. Ma fa ancora più bene se si accompagna ad un piccolo messaggio, a qualcosa che lo spettatore può portare con sé ancora dopo la visione.
Spero arrivi questo messaggio e che il film diverta le persone. Anche solo la metà di quanto ha divertito me girarlo. E soprattutto, che ognuno trovi la sua perfezione.