Storia di un violino e del suo albero

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Storia di un violino e del suo albero

Storia di un violino e del suo albero

titolo originale:

Storia di un violino e del suo albero

cast:

Elisabetta Giordano, Alessandro Quarta, Marcello Mazzucchi

montaggio:

produzione:

Jok Produzioni, Officina della Comunicazione, in collaborazione con Trento Film Commission

vendite estere:

paese:

Italia

anno:

2023

durata:

52'

formato:

colore

status:

Pronto (28/08/2023)

premi e festival:

Storia di un violino e del suo albero, racconta la storia di tutti i violini. Racconta tutti quei violini che per secoli sono stati portatori di bellezza e musica. Di come uno strumento musicale da secoli ripropone la sua magia. Tutto inizia dal bosco e dal racconto di Marcello, guardia-boschi in pensione. Per anni il suo lavoro è stato quello di vivere tra gli alberi nel bosco, sceglierli e dargli una seconda vita, ovvero arrivare tra le mani di un liutaio. Elisabetta è una liutaio di Cremona e ha deciso di recuperare le radici della liuteria di Cremonese e per farlo ha deciso di riniziare da capo il suo lavoro, tornando a studiare gli strumenti antichi. Ha ripreso i vecchi strumenti di lavoro e con fatica nella sua bottega si è rimessa a costruire studiando la tradizione ma cercando la sua identità. I suoi strumenti vengono suonati da tantissimi musicisti in tutto il mondo.
Ma la magia arriva quando il musicista prende lo strumento in mano e inizia a suonare. Alessandro Quarta, musicista di fama internazionale, violinista virtuoso, suona uno strumento antico del 1723. Lo porta sempre con se e lo tratta con amore. Le note che escono dal suo violino sembrano essere i mille respiri degli abeti del bosco da cui arriva il legno che è servito per costruirlo.
Il racconto si alterna tra la vita dei tre personaggi e le musiche sono tutte suonate e interpretate da Alessandro durante i suoi concerti. Attraversiamo l’Italia ma soprattutto vediamo Cremona, ancora culla della costruzione di questo antico strumento, il Museo del violino che custodisce alcuni dei violini più importanti e costosi della storia della liuteria e la Val di Fiemme, culla di boschi secolari di abeti rossi e soprattutto di abeti di risonanza, proprio quelli dei violini della scuola cremonese di Stradivari, Amati e Guarneri.
Il racconto vuole essere un racconto di musica e vita ma anche di rispetto per l’ambiente e come ci racconta Marcello, è il bosco che ci da tutte le risposte, che ci fa scegliere il giusto albero e che ci chiede solo di non essere toccato ma vissuto.