Io, il tubo e le pizze

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Io, il tubo e le pizze

titolo originale:

Io, il tubo e le pizze

cast:

Ugo Gregoretti, Filippo Gregoretti, Tai-Hsuan Huang

sceneggiatura:

montaggio:

produttore:

produzione:

paese:

Italia

anno:

2023

durata:

81'

formato:

colore

uscito il:

18/06/2024

premi e festival:

“Io, il Tubo e le Pizze” è la sintesi del percorso creativo e professionale dedicato alle immagini di Ugo Gregoretti. Il film entra nella storia e nella realtà culturale d’Italia riflessa nel cinema e nella tv. Lo stesso Gregoretti, ci “porta” con ironia e delicatezza attraverso gli episodi della sua vita personale e professionale, corredati dalle immagini dei suoi film e dei suoi programmi tv, con l’umorismo che caratterizza tutte le sue opere per rivedere come eravamo e capire che ora non siamo tanto diversi…

NOTE DI REGIA:
Il progetto di realizzare un film basato su una sceneggiatura tratta dal mio libro “La storia sono io” che parla della mia vita privata e degli episodi salienti di quella professionale, era diventato per me impraticabile a causa dell’impegno fisico che avrebbe richiesto. Quindi ho modificato l’impostazione del lavoro, raccontando invece la sintesi del mio percorso creativo e professionale e delle opere da me realizzate per la TV (che ne hanno innovato il linguaggio) e per il Cinema.
Ho voluto quindi semplificare il racconto, che, come concepito, richiedeva ricostruzioni storiche che partivano dagli anni ’30 ad oggi, ma ho mantenuto l’ironia e la godibilità delle situazioni, orientandolo ai momenti più rilevanti della mia carriera professionale.
La narrazione, si avvale del racconto-guida fatto da me stesso che, a Roma insieme ad una coppia di giovani appena sposati, ci porta attraverso gli episodi della mia vita professionale con le immagini di repertorio dei miei film e dei miei programmi televisivi.
Essi sono il mio contraddittorio, gli evocatori dei miei racconti che, attraverso le loro piccole provocazioni, suscitano le mie reazioni creando delle situazioni divertenti. Dal dialogo, continuamente interrotto tra me e la giovane coppia, nasce quella componente drammaturgica e ironica tipica di un racconto cinematografico scritto, sceneggiato e modellato per portare lo spettatore a vedere il filmato di repertorio dedicato a quell’argomento.
Questo permetterà al pubblico sull’onda dell’umorismo che caratterizza le mie opere di vedere o rivedere come eravamo e capire che, come allora, non siamo tanto diversi nei nostri pregi, i nostri difetti, nelle nostre ingenuità e nelle nostre debolezze.

NOTA DI PRODUZIONE:
Il progetto era nato nel 2015, per realizzare un film da una sceneggiatura di Ugo, tratta dal suo libro “La storia sono io” che parlava della sua vita privata e degli episodi salienti della sua vita professionale.
Trovammo presto l'adesione al progetto di Rai Cinema, di Cinecittà Luce e del Ministero, ma impiegammo quasi un anno per "costruirlo" produttivamente e durante la preparazione, divenne per lui impraticabile continuare, a causa dell’impegno fisico che la lavorazione del film avrebbe richiesto. Lui stesso pensò di modificare l’impostazione del film, raccontando invece una sintesi divertente del suo percorso creativo e professionale e delle opere da lui realizzate per la TV (che ne hanno innovato il linguaggio) e per il Cinema.
Semplificò quindi il racconto, che, come era stato concepito, avrebbe richiesto ricostruzioni storiche che partivano dagli anni ’30 ad oggi, ma mantenendo l’ironia e la godibilità delle situazioni, orientandolo ai momenti più rilevanti della sua carriera professionale.
Essi costituiscono anche uno spaccato della società italiana dagli anni sessanta ad oggi vista attraverso alcuni dei film, dei documentari e dei programmi televisivi che aveva realizzato.
Il film mantiene la freschezza originaria e lo sguardo sulla realtà, ironico, divertito e impegnato delle sue opere.
All'aggravarsi delle condizioni di salute di Ugo, che avevano influenzato e rallentato la realizzazione ed il completamento del film, si aggiunsero, rinviandone l'uscita, nostri problemi personali e finanziari della Achab, causati dai film precedentemente realizzati ed infine la morte di Ugo.
Nel contempo e subito dopo, il dolore per la scomparsa di Ugo e il diffondersi dell'epidemia di Covid, resero prima inopportuna e poi impossibile l'uscita del film..
Successivamente Enrico Bufalini per la distribuzione Luce Cinecittà e noi, ritenemmo opportuno editare il film in occasione e con il sostegno di un Festival importante, anche come omaggio alla memoria di Ugo.
Ringraziamo quindi per questa opportunità il Presidente Gian Luca Farinelli e il Direttore artistico Paola Malanga, che anche come Rai Cinema ci aveva, insieme a Federico Pedroni, sempre aiutati.
Infine salutiamo tutti quelli che hanno collaborato al film e gli spettatori che vorranno ricordarsi sorridendo, di Ugo.