Pentaclub (Corto) (Pentaclub (The Club of Five))
di Roberto Strazzarino
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Pentaclub (The Club of Five)
Giorgia Ferrero, Rexhep Bejaj, Federico Cesi, Leonardo Chiaro, Fabio Gavaciuto, Francesco Ziglioli, Francesco Brondi
Simonetta Rebella, Sergio Sciutto
- Los Angeles - Italia 2024: Panorama
- Montecatini International Short Film Festival 2023: Miglior Cortometraggio
- Montreal Independent Film Festival 2023: Nomination as Best Composer and Best First-Time Filmmaker
- International Halicarnassus Film Festival 2023: Best First-Time Director
- London Director Awards 2023: Best Short Script and Best Art Director
- Giove International Film Festival 2023: Best First-Time Filmmaker Short
- Monza Film Fest 2023: Best Screenplay
- New York Cinematography Awards 2023: Best Film of the Month, Best Cinematography, Best Producer, Best Production Design, Best Editing, Best Film Poster
- Golden Eagles Awards 2023: Selezione Ufficiale
- New York Monthly Film Festival 2023: Best Short Film
- Hollywood North Shorts 2023: Best International Fiction
- Berlin Indie Film Festival 2023: Best First Time Director, Short Film
- Independent Shorts Awards 2023: Best Short of the Season (Special Jury Award), Miglior Corto Indipendente, Miglior Corto per Ragazzi, Miglior Regista, Miglior Cast, Miglior Soggetto Originale
- Venice Shorts Film Awards 2023: Miglior Montaggio
- Budapest Short Cut Film Festival 2023: Miglior Scenografia
- Manhattan Independent Film Festival 2023: Selezione Ufficiale
- Bratislava International Film Awards 2023: Miglior Cortometraggio, Miglior Fotografia
- Rabat International Children and Family Film Festival 2023: Selezione Ufficiale
- Greece International Film festival 2023: Menzione d’Onore
- Rome Indie Film Festival 2023: Miglior Fotografia
- Theta Short Film Festival 2023: Miglior Cortometraggio Italiano
- Los Angeles International Underground Film Festival 2023: Miglior Film Straniero
- Producer’s Night 2023: Selezione Ufficiale
- Denver Monthly Film Awards 2023: Selezione ufficiale
- UK Seasonal Short Film Festival 2024: Menzione Speciale
- Mirada Corta Short Film Festival 2024: Concorso online Visiones Unicas
- Naked Mountain International Independent Short Film Festival 2024: Selezione ufficiale
- Brussels Independent Film Festival 2024: Selezione Ufficiale
- Berlin Lift-Off Film Festival 2024: Vincitore del Network Round, Season Awards Nomination Shortlist per Best Art Direction, Best Director e Best Acting Ensemble
- Short. Sweet. Film Fest. 2024: Miglior Film per Famiglie
- Kerala Short Film Festival 202: Selezione ufficiale
- Glocal Film Festival 2024: Selezione ufficiale
- New York International Film Awards 2024: Best Adventure Film, Best 1st Time Director, Best Acting Ensemble, Menzione d’Onore Best Costumes, Finalista Best Short Film, Best Indie Short, Best Cinematography, Best Soundtrack
- Beyond Hollywood International Film Festival 2024: Best First Time Filmmaker / Short
- West Chester International Short Film Festival: Selezione ufficiale
- Cannes Film Awards 2024: Finalista
- New Jersey Independent Film Festival 2024: Selezione ufficiale
- Visita la pagina:
Pune Short Film Festival 2024: Selezione ufficiale
- SydFest Independent Film Festival 2024: Gran Premio della Giuria
- The Short Cinema - Leicester International Short Film Festival 2024: Miglior Cortometraggio Internazionale “Narrative”
- Ischia Global Film Festival 2024: Selezione ufficiale
- South Italy International Film Festival 2024: Menzione d’Onore
È il 1968. Cinque ragazzi sognano di gestire un cinema in cui non si proiettino film a favore della guerra. Giò, Delfo, Max, Ricky e Paolo in un pomeriggio d’estate impareranno a diventare amici fidati, indispensabili l’uno per l’altro.
NOTE DI REGIA:
L’autore parla di ciò che conosce: colloca i giovani protagonisti negli anni ’60, affida loro un’impresa da compiere e li fa agire mossi dal bisogno di appartenenza.
Il sogno dei ragazzi è grande: gestire un cinema in cui non si proiettino film a favore della guerra.
Gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione del sogno generano conflitti tra protagonisti e ne fanno emergere i difetti: tutti antepongono il proprio sé agli altri.
Con l’impegno e la progressiva disponibilità a stabilire relazioni umane, i protagonisti trovano un equilibrio tra il proprio individualismo e il rapporto con gli altri: diventano gruppo, diventano il Pentaclub e capiscono di essere diventati amici fidati, indispensabili l’uno per l’altro.
Il sogno è la posta in gioco consapevole, mentre l’unità del gruppo si rivela essere la posta in gioco inconsapevole.
Il vissuto personale dell’autore, trasferito nella storia, contribuisce a rendere unica e autentica l’esperienza dei protagonisti.
Le azioni mostrate nel film, così lontane nel tempo, diventano il mezzo per parlare di valori universali senza tempo.
Pentaclub è un film di amicizia, in scena e dietro le quinte. Un gruppo di amici che si è formato negli anni 60 è stato infatti determinante per la produzione del film: il regista e sua moglie hanno scritto la sceneggiatura, i loro amici hanno allestito le scenografie e disegnato i costumi.
Per raccontare in modo visuale l’arco di trasformazione dei protagonisti, all’inizio la regia privilegia l’uso di campi e piani che sottolineino le azioni individuali dei personaggi (master & coverage); quando il gruppo diventa più consapevole di sé, la regia adotta progressivamente il suo punto di vista, con inquadrature più lunghe in cui mdp e gruppo si muovono con sempre maggiore armonia.