Tempo d’attesa

clicca sulle immagini per scaricare le foto in alta risoluzione

Tempo d’attesa

Tempo d’attesa

titolo originale:

Tempo d’attesa

titolo internazionale:

Waiting Time

fotografia:

montaggio:

vendite estere:

paese:

Italia

anno:

2023

durata:

75'

formato:

colore

status:

Pronto (09/11/2023)

premi e festival:

È estate, una donna prova a ripararsi dalla luce calda del sole sotto una grande magnolia. Si chiama Teresa, un’ostetrica di lunga esperienza, i capelli bianchi avvolti in una treccia ed un sorriso accogliente. Insieme a lei una decina di donne: sono sedute a terra disposte in cerchio, molte di loro sono incinte, in diverse fasi della gravidanza, con loro ci sono anche dei bambini. Le donne si presentano e si raccontano, insieme a Teresa riflettono sul grande momento di passaggio che stanno attraversando. Le stesse donne poi le incontriamo nella loro intimità, mentre vengono visitate da Teresa, alcune accolgono la macchina da presa durante il travaglio e la nascita dei loro bambini. Sono tante le emozioni, i dubbi e i timori espressi dalle loro storie: tante le immagini che nascono dalle loro parole, un intreccio di vite in cui la gravidanza diventa possibilità di ricerca e trasformazione personale.
Tempo d’attesa vuole essere riflessione sulla nascita, sull’essere genitori oggi, e sul percorso che rende una donna madre nei suoi risvolti psicologici e culturali. È un viaggio nelle vite di tante donne che si incontrano in un cerchio e che restano legate, perché fare comunità diventa un vero e proprio bisogno.

Note di regia

Quando ho scoperto di essere incinta mi sembrava che tutti avessero un’opinione e una verità sulle cose giuste da fare. Mi sentivo indirizzata su una traiettoria che avevano deciso altri per me, frutto di quelle che mi sembravano consuetudini e pratiche standardizzate, e dalle scelte compiute dalle altre donne della mia famiglia. Mi sono chiesta se ci poteva essere un altro modo, più personale, di affrontare il totale sconvolgimento che stavo vivendo. È da queste mio “cercare” che nasce questo film.
￿ All’ombra di una magnolia un gruppo di donne in gravidanza si incontra ogni settimana nel parco del Bosco di Capodimonte, a Napoli. Insieme a loro c’è Teresa, un’ostetrica esperta che le ascolta. Le donne in cerchio ri￿ettono sulla nascita del ￿g lio che portano in grembo e su se stesse come nuove madri.
Contattai un’ostetrica che mi diede appuntamento al parco del Bosco di Capodimonte, dove teneva degli incontri preparto tutte le settimane. Era Teresa De Pascale. Feci delle foto: un cerchio di donne panciute sotto una magnolia, tra loro una donna più anziana, che le ascoltava e raccontava la sua esperienza. Solo più tardi capii che quel modo di creare comunità fosse un atto rivoluzionario e una missione per Teresa. Partorire è stata l’esperienza più incredibile della mia vita e partecipare a questi incontri mi ha permesso di vivere la gravidanza e il parto come un’opportunità di crescita, in cui pian piano la mia paura si è trasformata in consapevolezza e in una grande forza utile ad a rontare la trasformazione che stavo vivendo.